Il gioco imperfetto
Di Marianna Bucchich
C'incontreremo mai
nel magico giardino dell'Eden?
Sarà il flauto appoggiato alle tue labbra vibranti
a riecheggiare la canzone del mio nome,
arcaica e profonda
al limitare dell'onda?
Un tempo fu un giocondo rincorrerci nell'erba
per abbracciarci dopo un banale diverbio,
simbonia dell'amore
confuso fra sole e ombre
in un principi di giorni frastornanti.
Mutati sentimenti,
improvvisi cambiamenti di rotta
ci riportarono alla vita bislacca
trascorsa fra gioie, passioni, dolori.
Altrove lingue di fuoco, furori...
Tramortita per oasi o catene,
mi ritrovai al punto di partenza.
Come capire il significato
del nostro mondo contorto?
Nulla pare mutato
eppure tutto è mutato
in un gioco imperfetto.