Una iniziativa del Museo Nazionale del Cinema
Bibliomediateca “Mario Gromo" - Torino
Vite vendute
Il cinema di Henri-Georges Clouzot
di Federica Fasciolo
i conclude la rassegna dedicata a Georges Clouzot dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Dopo L’assassino abita al 21, Il corvo, Legittima difesa, ecco le ultime due pellicole: Vite Vendute e
I diabolici.
Autore di un’opera esigua e limitata nel numero, Henri-Georges Clouzot (1907-1977) ha però saputo creare un mondo oscuro e opprimente, dominato dall’idea della precarietà , della colpa e dell’onnipresenza dei livelli più brutali di un’umanità ferita e dolente. Cineasta lucido e dotato di uno sguardo analitico e naturalistico, ha saputo dirigere con vigore opere impietose nella loro capacità di definire il senso precario di un’epoca e di esistenze umane spesso allo sbando, spesso attanagliate dal dubbio esistenziale della colpa. La retrospettiva ha inteso proporre alcuni tra i titoli più importanti di questo maestro - spesso ingiustamente sottovalutato - del cinema, capace di ispirare con la sua opera un’intera generazione di registi.
24 ottobre
Vite vendute (Le salaire de la peur) (Francia, 1953; 136’)
In una zona desertica del Guatemala un incendio divora il più ricco pozzo di petrolio della Southern Oil Company. Il direttore della compagnia decide d'ingaggiare alcuni disperati che dovranno recarsi sul luogo con due camion carichi della nitroglicerina necessaria a far saltare il pozzo incendiato.
Fra quelli che vengono scelti un còrso, Mario; un muratore toscano, suo amico, di nome Luigi; un avventuriero parigino, Jean; un tedesco, Bimba. Jean parte insieme a Mario; mentre Luigi s'unisce a Bimba.
Ad un certo punto, l'esplosivo, prendendo fuoco, fa saltare in aria il camion di Luigi e Biamba. Jean e Mario devono attraversare ad ogni costo il tratto pericoloso, dove la conduttura del petrolio è stata interrotta. L'eccitazione, determinata dalla situazione critica, dal pericolo incombente, provoca uno scontro tra Mario e Jean: quest'ultimo resta ferito e muore.
Soltanto Mario riesce a condurre a termine l'impresa; ma la vittoria gli dà alla testa e sulla via del ritorno esce di strada con l'auto e precipita in un burrone.
31 ottobre
I diabolici (Le diaboliques) (Francia, 1955; 116’)
Alla periferia di Parigi sorge il modesto ma ben reputato collegio maschile Delassalle.
Il direttore, Michel Delassalle é noto per la severità che riserva ad allievi ed insegnanti, i quali devono sottomettersi alla sua tirannia.
Del corpo insegnante fa parte anche la bella e giovane moglie del direttore, Christine.
Nicole Horner, un'insegnante espulsa dalle scuole statali, comprende fin dal suo arrivo che è impossibile opporsi alla prepotenza di Michel. Divenutane l’amante, condivide con Christine dei maltrattamenti che l’uomo riserva ad entrambe.
Le due donne decidono dunque di allearsi per sbarazzarsi dell’uomo, uccidendolo. Dopo averlo annegato in una vasca da bagno in una casa isolata, portano il cadavere nella piscina della scuola, per far credere che l’uomo sia stato vittima di un incidente.
Passano i giorni e il cadavere non viene trovato e addirittura alcuni indizi fanno pensare che il presunto morto sia in realtà ancora vivo.