#169 - 15 ottobre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Poesia

In occasione dell'assegnazione del Nobel per la letteratura

Bob Dylan in Concerto

Nel 2002 a Ravenna dopo un concerto al Palé De Andrè

Di Anna Manna

Tutta la gente in piedi
al Palé De André

eravamo in concerto!

Un Tour
attorno alle ore fumose della vita
dense, spesse come nebbia

Nel cuore pesavano
i problemi come massi
e sassi
le nostre parole
lanciate per ferirci

le mani alzate, gli occhi in alto
aggrappati ai sogni,
i miei muscoli contratti
i miei seni gelati

la birra a fiotti
sugli spalti
a scaldare la gente
infreddolita senza amore
e mentire la vita
facendo rumore

Lui
quella voce metallica
a scavare nel cuore
col coltello della musica

il cappellaccio bianco
in mezzo al palcoscenico
era come una bandiera
un urlo
una fune per fuggire

Nella stanza d'albergo
la notte
annebbiata dal concerto
diventò una canzone dolcissima
estenuante
disperata
avrebbe fiaccato anche il cavallo pazzo
di un cow boy

ubriachi di ieri
prigionieri di un presente
assordante
mangiavamo le note
come fossero l'oblio

Dentro si moriva un po'
ad ogni refrain
di quell'ambrosia infernale
che faceva male

Poi senza più appigli
svestite le menzogne
urlammo di dolore
di piacere
come per navigare
una muraglia d'acqua

Quando si placò lo tsunami del cuore
aprimmo gli occhi
ed era una mattina dolce
di primavera

Ravenna era silenziosa
con le saracinesche abbassate
anche Bob dormiva sfinito
in qualche camera d'albergo.

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