#169 - 15 ottobre 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Poesia

In occasione dell'assegnazione del Nobel per la letteratura

Bob Dylan in Concerto

Nel 2002 a Ravenna dopo un concerto al Palé De Andrè

Di Anna Manna

Tutta la gente in piedi
al Palé De André

eravamo in concerto!

Un Tour
attorno alle ore fumose della vita
dense, spesse come nebbia

Nel cuore pesavano
i problemi come massi
e sassi
le nostre parole
lanciate per ferirci

le mani alzate, gli occhi in alto
aggrappati ai sogni,
i miei muscoli contratti
i miei seni gelati

la birra a fiotti
sugli spalti
a scaldare la gente
infreddolita senza amore
e mentire la vita
facendo rumore

Lui
quella voce metallica
a scavare nel cuore
col coltello della musica

il cappellaccio bianco
in mezzo al palcoscenico
era come una bandiera
un urlo
una fune per fuggire

Nella stanza d'albergo
la notte
annebbiata dal concerto
diventò una canzone dolcissima
estenuante
disperata
avrebbe fiaccato anche il cavallo pazzo
di un cow boy

ubriachi di ieri
prigionieri di un presente
assordante
mangiavamo le note
come fossero l'oblio

Dentro si moriva un po'
ad ogni refrain
di quell'ambrosia infernale
che faceva male

Poi senza più appigli
svestite le menzogne
urlammo di dolore
di piacere
come per navigare
una muraglia d'acqua

Quando si placò lo tsunami del cuore
aprimmo gli occhi
ed era una mattina dolce
di primavera

Ravenna era silenziosa
con le saracinesche abbassate
anche Bob dormiva sfinito
in qualche camera d'albergo.

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