#169 - 15 ottobre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Una iniziativa della Fondazione Cineteca Italiana

Spazio Oberdan - Milano

Indro Montanelli doc

L'uomo che scriveva sull'acqua

di Federica Fasciolo

Indro Montanelli docIndro Montanelli doc

Dal 20 al 23 ottobre presso Spazio Oberdan Milano la Fondazione Cineteca Italiana presenta Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua di Samuele Rossi, un che film indaga la complessa personalità di Indro Montanelli, colui che ha raccontato instancabilmente il tormentato secolo scorso, dagli anni ’30 fino alla morte nel luglio 2001 e del quale ricorre quest’anno il quindicennale dalla scomparsa.
Una voce fra le più autorevoli del giornalismo italiano del ‘900, un uomo che ha saputo costantemente mettere il lettore davanti a tutto, difendendo sempre la propria libertà ed autonomia.

Miglior docufilm al Terra di Siena Film Festival – dove Roberto Herlitzka, protagonista del film, ha ricevuto il premio alla carriera, il Seguso Award - il documentario verrà presentato da Echivisivi e Lo Scrittoio a Roma, Bologna, Firenze, Fucecchio (città natale di Montanelli) e in altre sale d’essai.

Prodotto da Echivisivi e Alkermes in collaborazione con Sky Arte e con il sostegno del MiBACT, il film è un viaggio fra luci e ombre della controversa figura di Montanelli, uomo dalla personalità complessa, che ha sempre preferito la propria libertà e rifiutato qualunque compromesso con il potere.
Il documentario è realizzato in associazione con Caipirinha secondo le norme del tax credit esterno.
Le pagine più singolari di cronaca e non di Indro (tra le altre: le cronache dai fronti bellici, il dramma italiano alla caduta del regime fascista, l'uscita dal Corriere, la fondazione de Il Giornale, l'attentato per mano delle BR, le dimissioni da Il Giornale dopo la discesa in campo di Silvio Berlusconi) rivivono grazie alle prove attoriali di Roberto Herlitzka e Domenico Diele, rispettivamente nei panni del Montanelli maturo e di quello giovane.

Indro Montanelli doc

La scenografia di quattro scrivanie dà forma al ring dei principali luoghi professionali che hanno caratterizzato la sua vita: il Corriere della Sera, Il Giornale e i due studi di Roma e Milano.
Molti gli intervistati che raccontano di Indro davanti alla macchina da presa di Samuele Rossi. Da Tiziana Abate, Marco Travaglio e Beppe Severgnini, fra i tanti giornalisti che dal Giornale lo seguirono nell'avventura de La Voce; ai direttori del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, l’ultimo prima della sua morte e Paolo Mieli, che lo ha riportato in redazione nel 1995; a Franco Bonisoli - ex brigatista che nel 1977 è stato tra gli organizzatori dell’attentato contro Indro.
E ancora gli scrittori Paolo di Paolo, Salvatore Merlo e Nicola Lagioia; Sandro Gerbi e Raffaele Liucci, autori della biografia più documentata su Montanelli; Fedele Confalonieri, presidente del Gruppo Mediaset e Alberto Malvolti, Presidente della Fondazione Montanelli di Fucecchio.

Il lavoro è caratterizzato anche dalla fotografia di Paolo Ferrari, dalle musiche di Giuseppe Cassaro e da un approfondito ed accurato lavoro su repertori e materiali d’archivio.
Alla proiezione di giovedì 20 ottobre saranno presenti in sala il regista Samuele Rossi e Tiziana Abate.

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            Cristiana Ferrari –  ufficiostampa@cinetecamilano.it
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