#168 - 26 settembre 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Editoriale

Tempesta

di Dante Fasciolo

C’è aria di tempesta nel mondo,
forti venti disarticolano la vita quotidiana,
soffiano quanti vogliono restare,
soffiano quelli che vogliono disarcionarli,
la meta è sempre la stessa:
il luogo-non luogo del potere
che promette ed illude allo stesso tempo.

Ci sono le elezioni negli Stati Uniti
e la sfida è all’ultimo sangue,
linfa avvelenata che alimenta parole e azioni
indegne del più misero e relitto uomo del pianeta;
nel mentre, si gioca al tiro del piccione:
uomini bianchi e neri cadono come birilli
nel grande gioco degli scacchi assassini.

Ci sono a breve elezioni in Europa
e cavalli una volta rampanti zoppicano
all’ultima curva e scivolano sul lastrico
di una irrecuperabile strada ormai accidentata.
Due cavalli di razza nitriscono all’unisono,
ma lo spartito ha note disarmoniche,
mal conciliano col coro…si è persa l’armonia.

Russia e Cina e Nord Corea ed altre nazioni in ombra
veleggiano tranquille senza scosse;
qua basta controllare esercito e controspionaggio,
zittire stampa, televisione e internet
e la democrazia è ben stretta in pugno,
si è liberi di bombardare, di alterare i commerci,
perfino di spostare l’asse terrestre con l’atomica.

Brucia il Medioriente in preda
a despoti padri-padroni delle stremate nazioni;
morti e distruzioni assuefatte
non frenano bramosie di conquiste
e mercanti di cannoni indisturbati influenzano
le nuove geografie all’orizzonte:
profili disegnati col sangue innocente

E poi c’è l’Africa, sempre ultima.
Arranca a fatica da secoli e da secoli
è facile preda per molti finti benefattori.
Il destino dei suoi uomini è legato alle barche e al mare:
un tempo rapiti, legati e deportati ai campi di cotone,
oggi costretti a salpare senza bussola
e attraversare l’infinito blu, cimitero di speranze.

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