#166 - 12 settembre 2016
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascer il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finch ti morde un lupo, pazienza; quel che secca quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Cinema

Museo Nazionale del Cinema - Torino

Amato e rifiutato

Il cinema della giovane Repubblica Federale Tedesca - 12/20 settembre

di Federica Fasciolo

Il Museo Nazionale del Cinema presenta - da lunedì 12 a martedì 20 settembre - la rassegna Amato e rifiutato Il cinema della giovane Repubblica Federale Tedesca. già presentata al festival di Locarno.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

Una selezione di otto film - In collaborazione con Goethe-Institut Turin - con i quali si ripercorrono i tratti essenziali di quel cinema che all’indomani della seconda guerra mondiale riscosse un grande successo di pubblico.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

L’attaccamento della Germania ai valori democratici occidentali, il riarmo e la guerra fredda erano i temi caldi durante l’era del cancellierato di Konrad Adenauer.
La produzione cinematografica tedesca di questo periodo, molto amata dal pubblico, agli inizi degli anni Sessanta fu fortemente osteggiata da un gruppo di giovani registi tedeschi, che con il celebre manifesto di Oberhausen ne decretarono la morte e portarono alla sua successiva rimozione.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

Eppure, una rivisitazione può avere risvolti interessanti. Contrariamente a ogni pregiudizio, il cinema della Germania dell’ovest degli anni Cinquanta non è propriamente un’ode all’armonia e alla morigeratezza, ma piuttosto un calderone di aggressività, conflittualità e sovversione, anche sessuale.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

Claudia Dillmann, direttrice del Deutsches Filminstitut, commenta: “Questi film rivelano molte cose sull’immaginario maschile e femminile, sulle paure individuali e i traumi nazionali. Anche dal punto di vista artistico questo cinema non smette di sorprendere. Ogni attenzione che gli viene data è sicuramente meritata.”

Inaugura la rassegna, lunedì 12 settembre, Condannata a morte di Georg WilhelmPabst.
Evento speciale mercoledì 14 settembre con la proiezione del film Un uomo perduto di Peter Lorre con la presentazione ad opera del curatore della retrospettiva Roberto Turigliatto.

12 settembre

Condannata a morte (Das Bekenntnis der Ina Kahr) di Georg Wilhelm Pabst.
Una donna viene condannata a morte per l'uccisione del marito.
Durante il processo rifiuta di difendersi ma, dopo la sentenza, ha una crisi e confessa tutto al padre e all'avvocato.
Parte da lontano, dal matrimonio e dagli anni trascorsi con un uomo donnaiolo e poco scrupoloso negli affari. Decide di avvelenarlo e di avvelenarsi, poi ci ripensa.

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Ordine segreto del III Reich (Nachts, wenn der Teufel kam) di Robert Siodmak.
Nel 1943 il commissario Kersten indaga su una serie di omicidi di giovani donne, tutti identici, e individua lo strangolatore in uno squilibrato.
Un gerarca della Gestapo si rende conto che lo psicopatico ha cominciato la sua attività con l'avvento del nazionalsocialismo e decide di insabbiare il caso e di spedire Kersten sul fronte russo.

13 settembre

La tigre di Eschnapur (Der Tiger von Eschnapur) di Fritz Lang.
Chiamato in India da un rajah, un architetto europeo salva una ballerina dall'assalto di una tigre e se ne innamora.
La ragazza ricambia l'amore ma anche il rajah, contro cui i notabili del regno stanno tramando, è interessato alla giovane.
Tratto dalla sceneggiatura scritta da Lang e Thea von Harbou nel 1921.

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Il sepolcro indiano di Fritz Lang.
Seconda parte del dittico indiano di Lang.
Dopo la prima parte dedicata alla storia del mausoleo di Taj Mahal, continua e conclude le avventure dei due innamorati, la danzatrice Seetha e l'ingegnere tedesco Berger.
Catturati dal principe Chandra, la ballerina, per salvare la vita al suo amato, acconsente a sposare lo stesso sovrano. Ma sarà lieto fine.

14 settembre

Un uomo perduto (Der Verlorene) di Peter Lorre .
Un unicum nella storia del cinema e nella carriera dell’attore Peter Lorre.
Un medico in un lager per ex-nazisti nell'immediato dopoguerra, ritrova l'uomo che lo aveva trascinato in una fosca storia nazista e dopo una notte di rievocazioni lo uccide.
Grazie al suo tono disperato, alla scarsa fortuna commerciale e all'eccezionalità del contributo di Lorre, Der Verlorene è diventato un film 'maledetto', e poi un cult movie.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

Ragazze in uniforme (Mädchen in Uniform) di Géza von Radvanyi.
Una giovane orfana viene mandata in collegio.
La bontà e la gentilezza dell'istitutrice riescono a farle superare la tristezza di quella condizione.
Tra le due donne si stabilisce una simpatia che nella ragazza diventa quasi morbosa e provoca uno scandalo.
L'istitutrice viene licenziata e l'allieva cerca di suicidarsi: glielo impediscono e l'insegnante rimane.

16 / 17 settembre

Il miracolo di Malachias (Das Wunder des Malachias) di Bernhard Wicki .
Vicino alla chiesa di una prospera città industriale tedesca occidentale vi è il Bar Eden, un night club di dubbia reputazione.
Padre Malachia, un innocente monaco cattolico, prega Dio che faccia chiudere il locale, e il Bar Eden e tutti gli avventori spariscono dalla città per riapparire su un'isoletta nel Mare del Nord.

Amato e rifiutatoAmato e rifiutato

19 settembre

La rossa (Die rote) di Helmut Käutner.
Francisca abbandona amante e marito e se ne va a Venezia dove incontra Patrick, un ricchissimo inglese che aveva fatto il doppiogioco durante la seconda guerra mondiale tra inglesi e tedeschi.
Oggi Patrick vuole vendicarsi dell'ufficiale tedesco che l'aveva denunciato ai suoi capi e usa la ragazza come esca.

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