Macro al Testaccio e Mercati Traianei - Roma
Tra clown e ulivi millenari
Due mostre di Ugo Rondinone
di Giuseppe Cocco
La giornata è grigia, piovosa, uggiosa, e quest'atmosfera interessante, mistica, caratterizzata da una luce soffusa avvolgente rende più esplosive le due mostre dell'artista italo svizzero Ugo Rondinone.
Un percorso artistico ideale che collega due istallazioni, che sposano l'archeologia romana: industriale, dell'ex mattatoio sede del MACRO di Testaccio, classica, dei Mercati di Traiano.
Infatti, nelle due sedi, l'artista ha pensato un unico percorso che si sviluppa intorno a due grandi installazioni ambientali concepite come due cicli che trasformano due spazi in due luoghi fantastici, dove lo spettatore può vivere le opere come un'esperienza visuale e filosofica concettuale.
Una mostra di dialogo, (aperta fino al 1° settembre) ma anche di contrapposizione: l’esplosione dei colori intorno all’immaginario di un uomo nella sua giornata di 24 ore al MACRO Testaccio si oppone al monocromo/bianco degli alberi dell’installazione ai Mercati di Traiano, concepita come allegoria delle fasi lunari dei 12 mesi.
Abbiamo iniziato il percorso espositivo "Giorni d'oro + notti d'argento", dal MACRO Testaccio che ospita giorni d’oro. Non un'insieme di opere ma un'unica istallazione, dove l'ossessione per la ripetizione che caratterizza la ricerca dell'artista, diventa un universo di suggestioni, quasi psichedelico reso più intenso e poetico, da uno spazio architettonico dove ogni singolo muro che rappresentano elementi scultorei.
Entrando nel padiglione 9B, si viene catapultati in una sarabanda di colori, accentuata venendo dall'esterno, dall'odierno grigiore atmosferico; nel grande ambiente che ospitava le bestie e l'animazione degli operatori del macello, ai piedi del romano monte dei cocci, si trovano riunite le opere dell’artista; in un ambiente abbagliante, dominato da luci e colori,
La grande installazione vocabulary of solitude, all'interno della quale 45 clown stanno immobili, vestiti con abiti di colori diversi, con volti dagli occhi chiusi, nascosti dietro maschere bianche, in varie posture, sono seduti, stesi, appoggiati a pareti tra le colonne di ghisa, come quinte della vita, teatro contraddittorio, vivace ed animato, all'interno cui si muove un'umanità sofferente, problematica ben rappresentata dalla figura del clown, allucinato, dai volti con gli occhi chiusi nascosti dietro maschere bianche, nella solitudine umana fatta di verbi/azioni, quali il pensare, l'essere, il ricordare, il respirare, il dormire, il sognare.
All’interno dell’esedra dei Mercati di Traiano, Rondinone presenta, sempre per la prima volta in Italia, notti d’argento, gruppo di 5 calchi di ulivi millenari ancora presenti in Puglia e in Basilicata, in alluminio verniciato di bianco.
Presenze che si sposano perfettamente con le pietre antiche, con il loro aspetto di inattese fantasmatiche figure deambulanti sul grigio lastricato romano.