#160 - 13 giugno 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerŕ  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Narciso

di Dante Fasciolo

L’antico detto:
“uno per tutti, tutti per uno”
che racchiude in sè alcuni valori
quali l’unità, il rispetto, il lavoro comune,
obiettivi da raggiungere insieme, vocazione al meglio…

da sempre, nel paese piĂą bello del mondo,
si è catastroficamente trasformato in
“uno contro tutti, tutti contro uno”
che racchiude in sè la negazione totale
del senso da dare alla convivenza sociale.

Non si tratta solo di riferirsi ai nostri giorni
in cui molti cittadini sono chiamati a decidere
delle sorti amministrative delle loro cittĂ ,
bensì di una prassi comportamentale
incarnata nel pensiero quotidiano di ciascuno di noi.

Siamo tutti attori e spettatori
di un’insieme che prevede in sottotraccia
la vittoria mia e la sconfitta dell’altro;
così dall’asilo nido alla pensione,
dalle strisce pedonali all’automobile,
da una scrivania all’altra in ufficio,
tra la bancarella e il negozio,
tra l’inquilino e il condominio…
perfino tra padre e figli,
tra fratello e fratello.

C’è un responsabilità in tutto ciò?
La vita è solo chiacchiericcio tra “comari”?
Lo spettacolo esige solo irrisioni?
L’odio sarà ripagato con beneficio?
La lotta prevede la morte?

Eppure, basterebbe alzare per un momento lo sguardo
oltre il recinto ristretto delle nostre ossessioni,
per vedere e poter credere che la salvezza
della terra e delle societĂ  che vi abitano
hanno un solo modo per sopravvivere:
togliere dal viso di ciascuno di noi
l’insopportabile maschera del narciso.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit č realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessitŕ di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietŕ tra singoli e le comunitŕ, a tutte le attualitŕ... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicitŕ e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.