Europa
di Dante Fasciolo
Non c’è due senza tre,
afferma un vecchio proverbio;
e l’Europa oggi ha di fronte tre grandi problemi:
immigrazione, Inghilterra, Trump,
tutti e tre riconducibili al problema dei problemi: l’economia.
Partiamo dal più ravvicinato:
l’uscita o meno dall’Europa dell’Inghilterra.
A breve le elezioni lo stabiliranno,
e da molto i due schieramenti si fronteggiano
ciascuno con le proprie ragioni.
Ma l’Europa non sembra preoccuparsi più di tanto,
e lascia a briglia sciolte le fazioni
che le diverse nazioni europee esprimono:
tiepide e attendiste quelle favorevoli all’unità ,
verbalmente violente, dinamiche e disfattiste le altre.
C’è il problema degli emigranti,
che si trascina ormai da troppo tempo,
ma una decisione forte, ragionata, opportuna
è lungi dall’essere messa in gioco
e il problema rivela sempre più impotenza e irresponsabilità .
Terza questione all’orizzonte,
l’incognita che l’autunno porti
Trump a Presidente degli Stati Uniti.
L’occhiolino a Putin, trattati da rimuovere,
disimpegno difesa Nato, mercato…
Tutto può succedere in breve tempo,
possono saltare equilibri già precari tra occidente ed oriente
possono innestarsi dinamiche devastanti
nella produzione, nelle relazioni industriali,
in economia, nelle relazioni tra nazioni.
L’Europa deve muoversi in fretta
se non vuole rimanere schiacciata
dall’avanzata del mondo Asiatico e le pressioni Africane,
né rimanere spiazzata dal nuovo ruolo
che avrà l’America nello scacchiere mondiale.