Vota Roma
di Dante Fasciolo
Non parliamo di politica,
ma di comunicazione e rappresentanza.
Man mano che si avvicinano le elezioni,
e si tratta solo di amministrare città ,
si allontanano elettori dalle urne.
La disaffezione ha più di una ragione,
e ogni cittadino pone sul piatto le proprie;
divergenze ideologiche innanzitutto,
precostituite e preconfezionate…
ma ancora hanno un senso?
E poi ci sono le antipatie e simpatie,
gli affetti di parte, e i rancori,
le soluzioni che si vorrebbero per sé
ma che non facilitino la vita degli altri, questo no!
E poi il pallone…la squadra gioca anche nelle urne.
Mettiamoci tutto dentro alla scelta o al diniego,
credo però che una cosa vada ribadita:
chi sarà eletto con pochi o tanti voti
rappresenterà la città e ognuno di noi,
e lo farà per cinque lunghi anni.
Personalmente mi sta a cuore ogni città ,
ma soprattutto è Roma a carpire la mia attenzione.
Dunque Roma…domandiamoci:
“Cosa rappresenta Roma nella mente degli stranieri?â€
Storia, culla della civiltà occidentale,
Arte e Bellezza, incomparabili,
Ambiente e Paesaggio e Biodiversità più che altrove…
Personalità artistiche, Creatività , cibo e humour…
E ora guardate i canditati a rappresentare tutto questo…
lo sconforto fa un buco nel cuore.
Ascoltando promesse e intenzioni
l’angoscia moltiplica i suoi danni collaterali.
“Piacere, sono il nuovo sindaco di Roma..:â€
Piacere, ma chi sei? Che cosa hai fatto fino ad ora?
Quali meriti hai acquisito in questa città ?
Hai una storia, piccina, almeno, da politico e da amministratore?
Lo so, non si può guardare per il sottile,
bisogna pur esprimere una preferenza,
il minimo è che ognuno scelga, per Roma, il meno peggio.