Spazio Oberdan - Milano
Anomalisa + Synecdoche, New York
di Giuseppe Cocco
Presso Spazio Oberdan Milano dal 20 al 23 aprile 2016 Fondazione Cineteca Italiana propone uno dei lungometraggi più belli usciti nella stagione, Anomalisa, firmato da uno dei cineasti di maggior talento del cinema contemporaneo, Charlie Kaufman, il geniale sceneggiatore dei migliori film di Gondry e Spike Jonze.
Anomalisa (film di animazione rigorosamente per adulti) è una dolce amara riflessione sulla vita che cattura come un film dal vivo grazie alla straordinaria misura narrativa, il racconto poetico, ricco di sensibilità, a tratti perfino umoristico, dell’inquietudine che attanaglia chi si concentra solo su di sé ed è di fatto incapace a vedere e ascoltare gli altri.
In programma, anche il solo altro film di Kaufman regista, Synecdoche, New York, altra straordinaria opera sulla solitudine con protagonista il grande, compianto Philip Seymour Hoffman.
20 aprile
Anomalisa - Regia Charlie Kaufman, Duke Johnson.
Michael Stone è padre e marito, nonché rispettato autore del libro "Come posso aiutarvi ad aiutarli?", un testo sul Customer Service. Michael, però, non riesce a reggere la sua vita mondana poiché incapace di avere rapporti con le altre persone. Durante un viaggio di lavoro a Cincinnati, in cui dovrà tenere una conferenza, Michael si imbatte in Lisa Hesselman, rappresentante commerciale della ditta Akron, che potrebbe essere l'amore della sua vita.
(Al termine della proiezione, intervento di Anna Migliozzi del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”.)
Synecdoche, New York - Regia e sceneggiatura Charlie Kaufman. A Schenectady, New York, la vita del regista teatrale Caden Cotard è giunta a un punto morto. La moglie Adele lo ha lasciato per andare a Berlino a fare la pittrice portandosi dietro la loro figlioletta Olive. Un nuovo rapporto con la seducente e schietta Hazel è finito prima di cominciare. E una malattia misteriosa blocca ogni funzione autonoma del suo corpo. Inquieto nel vedere la sua vita che se ne va, Cotard decide di trasferire il suo teatro in un vecchio magazzino di New York e di mettere in scena con i suoi attori una celebrazione della vita quotidiana. Ognuno di loro dovrà ricostruire nella finzione la propria vita in un ambiente che imita quello della città reale che continua a espandersi.
Cristiana Ferrari ufficiostampa@cinetecamilano.it