#155 - 18 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

22 aprile: Giornata della Terra, chiamata anche Earth Day,
il giorno in cui si ricorda l'importanza di salvaguardare il nostro pianeta.
La giornata della Terra si celebra ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera e ha lo scopo di ricordare a tutti le problematiche del pianeta, dall'inquinamento all'esaurimento delle risorse non rinnovabili, inducendo tutti all'uso di quegli accorgimenti come il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali, la realizzazione di impianti eco compatibili e la protezione delle specie animali e vegetali

papale-papale.it aderisce alla giornata con la nota del suo Direttore. anche Presidente dell’Accademia per l’Ambiente del Movimento Azzurro “Gianfranco Merli” – Associazione ambientalista riconosciuta dalla Stato.

Una sola terra per tutti

Il pianeta azzurro

di Dante Fasciolo

Il pianeta azzurro

Gli uomini del nostro tempo ti hanno dedicato un giorno di festa,
un inutile esorcismo per nascondere
il male che hanno fatto e che faranno ancora.
Hanno usato per te carezzevoli aggettivi,
ma ti hanno lasciata sola a combattere le nefandezze del mondo.
E tu, forte della tua fragilità,
mostri ancora con coraggio la tua fisionomia, segnata ma non vinta,
e con accorato respiro mi inviti a mutare in rinnovata scoperta
la fantasia che muove il meccanismo divino della creazione.

Volo, ora, abbandonato al libero aire del vento,
lo stesso che incide, come vomere invisibile, solchi profondi
sulle sabbie dei deserti infuocati;
e increspa, spinge, tormenta e moltiplica onde di acque calde e chete
mai stanche di rinnovarsi in spumeggianti approdi.
Ecco il ritmo poetico e violento, contraddittorio nello scorrere a valle,
di fiumi in piena, pacificati nel confondersi col grande abisso.
Ecco sconfinate praterie, e immensi boschi…aprirsi d’improvviso
sui crateri di canyon millenni: palcoscenici per una sinfonia di equlibri.

Il pianeta azzurro

Uragani e Cavalli nella Pampas, danza di api e voli di farfalla.
Dalle viscere della terra ecco nuovi schiavi… ed energie per i vivi.
Patrie e Popoli a rischio estinzione…treni, navi, aerei
al servizio delle tante droghe: bagagli per il profitto e per la morte.
L’antico canto degli uccelli di Aristofane sembra accompagnare con lamento
il grido di dolore di madri per il massacro dei loro figli,
presto soffocato dal rumore assordante dei tanti cacatua umani
impegnati senza sosta e senza vergogna per il possesso del territorio.
Orme di orsi in cerca di cibo su candidi, ostili ghiacciai, bene si appaiano
con la rassegnazione di milioni di uomini in cerca di pane….
e i ruderi di Efeso non hanno dimenticato il cammino di Paolo tra le genti
per saziare tutti con il “Pane della Vita”.

Il pianeta azzurroIl pianeta azzurro

Ecco… l’ultimo angolo inesplorato del mondo si rivela:
lo Spirito del Creato invita a rompere il soffocante guscio ammanitico
e liberare la coscienza, e pregare, e difendere questo nostro unico pianeta
e le piante, gli animali, gli uomini che lo abitano.

(Leggi anche il testo dell'Editoriale)

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