Opere dal Museo di Antioquia
Palazzo delle Esposizioni - Roma
Via Crucis di Fernando Botero
La Pasion de Cristo - Fino al 31 maggio
Via Crucis la pasión de Cristo è una serie di dipinti e disegni in cui il maestro Fernando Botero, come di consueto nel suo percorso artistico, unisce la tradizione della storia dell’arte occidentale ad elementi più contemporanei.
Questa volta l’artista affronta il tema della storia dell’arte religiosa, con chiari riferimenti alla condizione umana, al dolore, all’ingiustizia e alla sofferenza nel mondo di oggi.
Ce ne parla Ana Piedad Jaramillo Restrepo Direttrice Generale del Museo di Antioquia : la mostra itinerante, composta da 27 dipinti ad olio e 17 disegni, allestita in diversecittà è composta di opere che furono donate da Fernando Botero al Museo di Antioquia in occasione dei festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno dell’artista a Medellin, sua città natale.
Grazie a questa donazione il Museo di Antioquia possiede oggi la più ampia collezione di opere di Fernando Botero al mondo e, con il suo centro di documentazione, è divenuto un punto di riferimento imprescindibile per le ricerche sull’opera dell’artista.
Tra le caratteristiche principali della serie, il fruitore abituale dell’opera di Botero troverà la consueta maestria nell’elaborazione della composizione e dei colori, tuttavia ravvivata e resa più incisiva dal contrasto con l’asprezza che accompagna l’elaborazione del tema della sofferenza di Cristo.
Compaiono ancora una volta i riferimenti a capolavori dell’arte universale e ad altre opere di Botero, insieme con personaggi antichi e moderni gli uni accanto agli altri e alla combinazione di scenari tratti dal passato e spazi contemporanei.
Tuttavia, al di là delle numerose osservazioni che si possano esprimere a livello pittorico,Via Crucis: La passione di Cristo è un insieme di dipinti e disegni che richiamano l’attenzione del fruitore in quanto opere d’arte aperte all’esperienza sensibile e ci invitano ad una visita nelle sale d’esposizione ed attraverso il relativo catalogo.
Un Cristo uomo, protagonista di quella passione che ha segnato, con la sua nascita e la sua morte, l’intero corso dell’umanità e oggi, attraverso le forme, i volti, i colori e i contesti scelti dal Maestro Botero per la sua rappresentazione, diventa la chiave per interpretare il mondo contemporaneo.
Del suo Cristo-uomo, così parla Botero in una intervista a El Pais di qualche tempo fa: “un soggetto drammatico che tratto con grande riguardo, senza satira, con totale rispetto”.
Senza alcuna pretesa di assurgere al ruolo di critico o storico dell’arte - scrive Francesco Forgione Direttore Generale della Fondazione Federico II, con riferimento alla mostra Via Crucis tenutasi a Palermo prima di giungere a Roma - credo sia questo, in estrema sintesi, il significato della “Via Crucis- la pasión de Cristo”.
Il Palazzo Reale, con la sua Cappella Palatina, da sempre rappresenta il luogo-simbolo dell’incontro e del dialogo tra popoli, identità e religioni diverse. Qui il Mediterraneo – che da sempre nella sua storia ha visto alternarsi momenti di pace e dialogo a sanguinosi conflitti- attraverso l’arte ci ha lasciato le tracce straordinarie dell’incontro e della contaminazione tra le sue storie e le sue culture. E oggi, sotto le nubi scure del terrorismo fondamentalista, del ritorno alle guerre di religione e di fronte al nuovo esodo biblico di chi giunge sulle nostre coste in fuga dalla paura e dalle violenze, tutti – laici e cattolici, credenti e non credenti – sentiamo il bisogno di un altro Dio.