#152 - 21 marzo 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Dal ciclo "Esodo"

Ave Maria dei naufraghi

Di Anna Manna

L’arsura cocente della speranza
trascina fino a Te la mia preghiera
Ave Maria, Madre del mare
prendi tu la mia catena
cambiala in vela
fammi navigare
fino a sfiorare i cieli
Stammi vicina col Tuo cuore
azzera le distanze degli oceani
e spacca i muri che ci allontanano
Tu che fosti casa e culla di Dio
Sacro passaggio dal divino alla carne
fammi nascere adesso all’amore del mondo
Ave Maria, Madre degli oceani
racchiudi in ogni piccola carezza
la potenza delle maree
resta a vegliare questa nuova vita
che ogni giorno cerco
arrancando nel buio
Tu che sei intarsio divino
su roccia intiepidita dal dolore
diventa casa di tutti in mezzo al mare
Accogli i disperati sul tuo scoglio
Ululano le tempeste
scardinano gli equilibri dell’anima
l’angoscia avanza tra i flutti
che offuscano il domani
Ave Maria
Madre e Regina del mare
primo sguardo avvinghiato
ai sussurri dell’acqua
salvaci
siamo dispersi tra le onde
Legaci con l’amore gli uni agli altri
Placa le bufere infernali
placa le differenze
dentro i cuori
mostraci il Tuo sorriso santo
fino alla tenerezza
…fino al perdono
Rendici il dono
della comprensione!

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