#148 - 15 febbraio 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

Galleria Benucci - Roma

Antologica di Afro

di Luigi Capano

Entriamo in Via del Babuino 150. Sopra il portone è inciso nel marmo il nome dimenticato di Erulo Eroli (Roma 1854-Roma 1916) pittore e arazziere che qui ebbe il suo studio artistico e qui impiantò un laboratorio di arazzeria che ebbe fama nel mondo.

Antologica di Afro

Ci accoglie la Galleria d’Arte Benucci che tra mobili e dipinti d’antiquariato ospita in questi giorni la mostra antologica “L’inquietudine della forma”, dedicata ad Afro Basaldella (Udine 1912-Zurigo 1976), uno dei protagonisti della scena artistica italiana e internazionale del novecento; mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Afro.

Antologica di Afro

L’elegante catalogo che ho sotto gli occhi – arricchito dalla pubblicazione di alcune conversazioni sull’arte tra Afro, Burri, Scialojae altri - mi permette in qualche modo di rivisitare e di rimeditare placidamente questa esposizione che avrebbe meritato una maggiore risonanza mediatica.
Seguendo il ritmo segnato dalle opere disposte nelle sale austere e ombrate della galleria, ed ora, sfogliando le pagine patinate dell’invitante catalogo, le sperimentazioni stilistiche si succedono: dal figurativo tipico degli anni della gioventù in cui Libero de Libero vide un colorismo di matrice veneta, all’esperienza cubista, fino al postcubismo del dopoguerra e infine, ad un astrattismo prossimo all’informale.

Antologica di Afro

Ma l’arte pittorica è fatta di ritmi, di forme, di colori - ha più volte ribadito Afro – e il soggetto naturalistico è più prossimo alla forma astratta di quanto l’occhio non creda, se solo riuscisse a cogliere ovunque, come in un gioco gestaltico, l’intrecciarsi, talora armonioso talora caotico, di questi tre fondamentali elementi: ritmo, forma, colore.

Antologica di Afro

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