Gli oracoli e gli oroscopi sono meno imprecisi di qualsiasi teoria sociologica
Analisi dell'oroscopo degli alberi seguendo l'itinerario divulgativo
del libro "Alberologia" di Antonio De Bono, edito da Osanna Edizioni
dal 9 al 19 febbraio (periodo buio)
dal 14 al 23 agosto (periodo luce)
Il Bagolaro
Scoprire le affinità albero-persona
Il Bagolaro è l’albero con il cui legno Esus, il dio boscaiolo dal carattere buono che esaudisce tutti i desideri, ha costruito un aratro da donare a Artorix, iniziatore dell’agricoltura e istitutore dell’arte del nutrimento coltivando la Madre terra, per permettergli di coltivare cereali.
Il Bagolaro (Celtis australis L.) può raggiungere i 15-20 metri di altezza. Il suo areale di origine si estende dal bacino del Mediterraneo fino all’Asia occidentale, in particolare dalla Spagna meridionale e dall’Africa Settentrionale, attraverso l’Italia, la Grecia, fino all’Asia Minore e al Caucaso. Fa parte della famiglia delle Ulmaceae e nel suo genere Celtis si contano circa 70 specie presenti nelle regioni temperate e tropicali del vecchio e del nuovo mondo.
Predilige stazioni esposte e soleggiate con suoli primitivi, aridi, calcari e molto rocciosi. Può vegetare nei boschi “termofila”, consociato con roverella, carpino nero e orniello. È una specie che vive spontaneamente fino a 600 metri di quota. Il bagolaro si accresce abbastanza velocemente ed è anche longevo, può raggiungere età comprese tra i 300-500 anni. Presenta delle radici robuste che gli consentono di sgretolare le rocce, da qui il nome Spaccasassi. Il fusto è diritto e si allarga alla base con il passare degli anni, è rivestito da una corteccia liscia grigio-cenere. La chioma è ampia, globosa ed espansa, di colore verde chiaro. Le foglie sono semplici, decidue, alterne, brevemente spicciolate, seghettate, acute ai margini. La pagina superiore si presenta verde scuro, ruvida al tatto, la pagina inferiore si presenta verde-grigiastra e pubescente. È una specie che fiorisce tra aprile e maggio. I fiori femminili sono quelli che danno luogo ai frutti che non sono altro che delle drupe sferiche, lunghe fino a 12 mm, peduncolate e che, a maturità, assumono una colorazione bruno-nerastra.
Sono diversi i nomi che vengono attribuiti a questo albero: Spaccasassi, Arcidiavolo, Albero dei rosari ed infine il nome più comune il Bagolaro. In precedenza abbiamo già spiegato perché prende il nome di Spaccasassi, ora invece, spiegheremo brevemente il perché degli altri nomi.
Il nome Arcidiavolo deriva da una leggenda molto curiosa. Pare che Lucifero abbia trascinato l’albero con sé durante la caduta sulla terra e nell’aggrapparvisi con i suoi artigli lo segnò per sempre. Infatti, le foglie presero la forma degli artigli.
Il nome Albero dei rosari deriva dal fatto che i semi del frutto della pianta venivano usati per fare i grani del rosario.
Secondo una tradizione popolare, questo albero prende il nome di Bagolaro perché la sera ospita molti uccelli attratti dai suoi frutti appetitosi che lo rendono molto rumoroso.
Già gli antichi romani avevano apprezzato il valore ornamentale del bagolaro. Anche Napoleone, durante la prigionia sull’Isola d’Elba, fece piantare nel suo giardino un bagolaro, forse per ricordare la sua Corsica, terra in cui questo albero cresce numeroso e spontaneo.
Le persone nate sotto questo albero sono inflessibili, resistenti e perseveranti, che sanno quello che fanno e perché lo fanno. Considerano il lavoro il sostentamento della loro vita, della salute e delle gioie terrene e hanno un profondo senso della misura, della conservazione e anche del sacrificio. Non fanno spese per cose futili, ma considerano ogni cosa un investimento nell’ottica del rendimento e del profitto.
Elaborano molti piani e rispettano le leggi della natura. A volte possono apparire taciturne ed essere estremamente testarde, ma sono molto affidabili ed anche generose. Sono molto metodiche e
dotate di una mentalità molto pratica, ma un po’ ristretta, in quanto il loro modo di ragionare si limita all’ottenimento di risultati immediati.
Le amicizie del Bagolaro si basano sulla fedeltà e la solidarietà e una stretta di mano ha più valore di qualsiasi promessa o contratto al mondo.
Per quanto riguarda la vita sentimentale, le persone appartenenti al Bagolaro si pongono come obiettivo la formazione di una famiglia. Buona l’intesa con le persone appartenenti all’albero del pino con il quale vivranno un’unione nella quale ognuno svolgerà tranquillamente le proprie attività quotidiane e i figli saranno una bella cosa da godersi. Anche con le persone del noce, che adorano procreare, le unioni possono rivelarsi molto positive. Molto buone anche le unioni con persone appartenenti al cipresso che, essendo amanti della natura, saranno buoni partner con i quali formare una famiglia.