sempre attento all'innovazione
Teatro Vascello - Roma
Una lunga stagione
di Federica Fasciolo
La nuova stagione del teatro è in movimento. I cartelloni propongono lavori classici e nuovi con un occhio attento al pubblico che intendono intercettare e alle evoluzioni della rappresentazione teatrale. A Roma, dove le cronache registrano momenti di crisi per alcune strutture, c'è una vasta gamma di teatri pronti alla sfida, tra questi il Teatro Vascello che si muove come sempre sulla scia dell'innovazione.
Una volta a teatro ci si andava con il binocolo per vedere meglio quello che da lontano si vedeva poco e male… - esordisce la Direttrice Artistica Manuela Kustermann nel presentare il vasto cartellone - Noi del Teatro Vascello, pur non combattendo il passato, siamo saldamente radicati nella contemporaneità , perciò per la stagione 2014/2015 faremo qualcosa di più: daremo a ogni spettatore una lente d’ingrandimento. Sarà una lente simbolica per conoscere meglio il lavoro degli artisti e cogliere la loro centralità nei processi creativi. Sempre: dalla scintilla iniziale all’allestimento finale.
Perché quest’anno non ci siamo limitati a mettere in fila uno spettacolo dopo l’altro: no. Abbiamo chiesto a ogni compagnia di portare qui dal nostro pubblico più di uno spettacolo.
E poi laboratori e incontri e filmati che raccontassero meglio il loro percorso artistico nella sua completezza. Perché siamo convinti che il teatro sia prima di tutto uno strumento di conoscenza singola che si traduce in un’emozione collettiva: ciascuno è protagonista. Soprattutto se partecipa a tutti i passaggi della creazione, al di là delle etichette, dei generi, delle mode.
E allora, festeggeremo alcune compagnie che hanno fatto la storia del teatro: da Teatri Uniti, con due testi di Pau Mirò e uno spettacolo da Giuseppe Montesano, alla Raffaello Sanzio, con due spettacoli di Chiara Guidi; dal Teatro di Pontedera, con un doppio omaggio a Roberto Bacci e Jerzy Grotowski, al Metastasio di Prato, con l’Horváth di Paolo Magelli, il Pinter di Peter Stein e lo Ionesco del compianto Massimo Castri, fino a Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Al contempo, faremo conoscere meglio il lavoro di alcune nuove compagnie che ci stanno molto a cuore, che lavorano per la formazione di un nuovo pubblico, con le contaminazioni di più generi, dalla musica, la danza, arti visive, la poetica, la letteratura e le arti performative, e quindi partiamo con l'interessante lavoro di Andrea Pietrangeli Rievoluzione un viaggio alchemico attraverso i Pink Floyd, il progetto di Elena Arcuri e Eleonora Pippo con Cinque allegri ragazzi morti – il musical Lo-Fi, il Collettivo Cinetico (in collaborazione con Le vie dei Festival) fino al gruppo di Roberto Rustioni (di cui coprodurremo Being Norwegian di David Greig).
Pier Paolo Pasolini, avvicinandoci al quarantennale della sua barbara morte, sarà al cuore della nostra stagione: produrremo Siamo tutti in pericolo – L’ultima intervista di Pier Paolo Pasolini con la regia di Daniele Salvo, poi daremo vita a una serie di laboratori e a una maratona con tutti i film di Pasolini.
Ma produrremo anche il nuovo spettacolo di Andrea Rivera, un inedito Gabbiano di Cechov regia di Fabiana Iacozzilli del gruppo Lafabbrica, e poi Maurizio Lombardi e la nostra compagnia giovane per il Vascello dei Piccoli, e ancora il lavoro di Andrea De Magistris di Dynamis teatro.
Poi, in ordine sparso, saranno al Teatro Vascello Marco Solari con uno spettacolo su Enrico Filippini, Massimo Popolizio con uno spettacolo di Roberto Cotroneo su Chet Backer, Gaetano Bruno e Francesco Villano con Genesi41, Caterina Venturini con la sua esplorazione sempre interessante verso il teatro sociale con Mar del Plata nipote n.500 con Isa Barzizza, il teatro ragazzi con il progetto per le scuole Madame Curie con la regia di Riccardo Diana con Barbara Scoppa, progetto sostenuto dal Miur.
Senza dimenticare la danza con i nuovi spettacoli di Michela Barasciutti, Motus danza, gruppo E-Motion, EgriBianco, Giorgio Rossi con i Sosta Palmizi, Mauro Astolfi con la Spellbound Contemporary Ballet e Loris Petrillo.
E poi i colloqui del Vascello condotti da Edoardo Camurri, gli incontri al bar di Eyes Wine Shot di Giuseppe Gandini, il Vascello dei Piccoli, i laboratori di teatro, danza e scrittura…Sì, perché formare le coscienze, emozionare e promuovere la conoscenza del contemporaneo è il progetto del Teatro Vascello: un progetto da “teatro pubblico” - termina la Kustrermann - che perseguiamo da anni, da sempre, fin dalla nostra nascita. Un progetto del quale noi e i nostri spettatori andiamo fieri. Un progetto di teatro che trova la complicità di alcuni nostri compagni di viaggio: Romaeuropa Festival, Le Vie dei Festival, da quest'anno anche il Festival Teatri di Vetro; la preziosa collaborazione con Regione Lazio per il contributo alla nostra consueta e storica rassegna di danza Contemporanea, il Comune di Roma con La Casa dei teatri e l'Università di Roma per gli approfondimenti gli incontri e dibattiti con gli autori, il Municipio XII di Roma Capitale per il sostegno alla nostra attività .