#144 - 11 gennaio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

AEA, 2015, - L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2015 -
Relazione di sintesi, Agenzia europea dell'ambiente, Copenaghen

Da sintesi - capitolo secondo

L'ambiente in Europa

Per raggiungere la "visione" del 2050 (vedere articolo precedente numero del giornale) bisogna concentrare le attività in tre settori chiave:
• proteggere il capitale naturale che sostiene la prosperità economica e il benessere umano;
• stimolare uno sviluppo economico e sociale efficiente nell’uso delle risorse e a basse emissioni di carbonio;
• salvaguardare le persone dai rischi ambientali per la salute.

L'ambiente in EuropaL'ambiente in Europa

I dati indicano che, nonostante la po litica ambientale abbia portato molti miglioramenti, ci attendono sfide sostanziali in ognuno di questi settori.

Il capitale naturale dell’Europa non ha ancora raggiunto livelli di protezione, conservazione e rafforzamento in linea con le ambizioni del 7° Programma d’azione europeo per l’ambiente.
La riduzione dell’inquinamento ha migliorato significativamente la qualità dell’aria e delle acque europee, ma la perdita delle funzioni del suolo, il degrado del territorio e i cambiamenti climatici continuano a destare preoccupazione perché minacciano i flussi di beni e servizi ambientali alla base della produzione economica e del benessere dell’Europa.

L'ambiente in EuropaL'ambiente in Europa

Una vasta percentuale di specie protette (60%) e tipi di habitat (77%) è ritenuta in uno stato di conservazione non favorevole, e l’Europa non è a buon punto per raggiungere l’obiettivo generale di fermare la perdita di biodiversità entro il 2020, anche se alcuni obiettivi specifici sono stati raggiunti.
Guardando al futuro, gli impatti dei cambiamenti climatici sono destinati a intensificarsi e le cause della perdita di biodiversità continueranno a esistere.

Per quanto riguarda l’efficienza nell’uso delle risorse e la società a basse emissioni di carbonio, più incoraggianti appaiono le tendenze a breve termine.
Le emissioni di gas a effetto serra sono diminuite del 19% a pa rtire dal 1990, nonostante un aumento del 45% della produzione economica.
Anche altre pressioni ambientali si sono dissociate in termini assoluti dalla crescita economica. L’uso dei carburanti fossili è diminuito, così come le emissioni di alcuni inquinanti prodotti dai trasporti e dall’industria.
Più di recente, l’uso totale delle risorse dell’UE è diminuito del 19% dal 2007; inoltre si generano meno rifiuti e i tassi di riciclo sono migliorati in quasi tutti i paesi.

L'ambiente in EuropaL'ambiente in Europa

Anche se le politiche stanno funzionando, la crisi finanziaria del 2008 e la conseguente recessione economica hanno contribuito alla riduzione di alcune pressioni, e bisogna vedere se tutti questi miglioramenti saranno mantenuti. Inoltre, il livello di ambizione delle attuali politiche ambientali potrebbe essere inadeguato per raggiungere gli obiettivi ambientali a lungo termine dell’Europa.
Ad esempio, le proiezioni delle riduzioni di emissioni di gas a effetto serra sono attualmente insufficienti per avvicinare l’UE all’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’80-95% entro il 2050.

Per quanto riguarda i rischi ambientali per la salute, ci sono stati miglioramenti significativi nella qualità dell’acqua potabile e delle acque di balneazione negli ultimi decenni, e alcuni inquinanti pericolosi sono stati ridotti. Nonostante i miglioramenti della qualità dell’aria però, l’inquinamento atmosferico e acustico continua ad avere gravi conseguenze per la salute, in particolare nelle zone urbane.

L'ambiente in EuropaL'ambiente in Europa

Nel 2011 circa 430.000 morti premature nell’UE sono state attribuite alle polveri sottili (PM2.5).
Si stima che l’esposizione al rumore ambientale contribuisca ad almeno 10.000 casi di morti premature dovute a coronaropatia e ictus ogni anno.
Il crescente uso di s ostanze chimiche inoltre, in particolare nei prodotti al consumo, è stato associato ad un aumento delle malattie e dei disturbi del sistema endocrino negli esseri umani.
Le previsioni dei rischi ambientali per la salute nei decenni a venire sono incerte, e destano preoccupazioni in alcuni settori.
Le proiezioni del miglioramento della qualità dell’aria, ad esempio, non sono sufficienti per evitare che la salute e l’ambiente continuino a essere danneggiati, mentre si prevede che le conseguenze per la salute causate dai cambiamenti climatici peggioreranno.

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2 - continua

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