Dolci ombre
di Marianna Bucchich
Sono le vostre dolci ombre
che s'aggirano nel magico giardino.
Non capimmo né il giorno né l'ora
del vostro trapasso.
Voi cosi indomiti urlatori di vita.
Fresche acque battono il ruscello
da secoli ondeggianti.
Era così bello quando arrivava primavera.
Ma voi preferivate sbracciarvi
nel gelo d'inverno.
Così eravate fatti miei cari
amati un poco pazzi,
dal cuore generoso:
il nonno Guido,
Gina mia madre.
Allora io capii e non capii
il vostro eccezionale valore.
Ma mai fu troppo tardi.