Nella storica via Giulia, esposizione opere dal 16/11 al 7/12 e presentazione del catalogo
con il Maestro Paolo D'Orazio e il critico d'arte Anna Janowska Centroni
Sala mostre e convegni Editore Gangemi - Roma
Visione e materia in Barbara Calcei
di Dante Fasciolo
Con il sorriso di sempre
s’affaccia da protagonista, per annunciare ed introdurci
nel panorama variegato della sua produzione pittorica;
una finestra sul suo mondo, e lieve ed elegante è la mano
che si fa largo tra il tendaggio, ultimo ostacolo alla luce.
Il lento dipanarsi dei volti paffuti di fanciulle,
il sorriso o la seria attenzione di ragazzi, il leggiadro espandere
di un profumo di giovinezza nelle forme, nei colori, nei tratti più veri,
sono qui la cornice simbolica di una vocazione alla bellezza
che guida la mano sui sentieri dell’arte.
Raffinate immagini di donne: volti solari protetti da sfarzosi cappelli,
fanno da contraltare ai volti di donne e uomini forti:
marcati lineamenti mediterranei di tuareg avvolti nel blu profondo
dei loro drappi e dei loro cieli, figure evocative di incontrastati
cavalieri al galoppo nell’immenso oro dell’infuocato deserto.
E’ il cinema a prendere possesso del pensiero pittorico,
e la cattura delle immagini che scorrono sullo schermo
blocca il movimento e rende palese l’attimo
in cui l’emozione si trasforma in visione e muta in materia:
una tela, colori, sapienza professionale..senso.
E i volti dello schermo sono testimoni dialoganti:
si tratti di remote regine o antichi samurai,
moderni divi o ammiccanti perduti gigolò;
tutto tiene nell’eterno vortice che narra la vita e l’amore
e il suffragio universale e simbolico per Giulietta e Romeo.
Quando la vita riprende il suo posto
la timida e tenace natura gioca il suo talento:
un papavero rosso s’inchina sicuro di sè, e un prato di lavanda
accarezza e profuma le vesti di una spensierata fanciulla:
il sestante del creato, armonizza di nuovo la presenza dell’uomo.
Ci sono Papi Santi e umili frati devoti
tra i ritratti più intensi di Barbara Calcei, Bake in arte,
occhi di gatto e sguardi paralleli, sudate criniere di cavallo,
e cani in posa come regnanti di un regno infinito…
che si dispiega al suono sommesso di un violino.
Tenere maternità e soavi presepi completano il puzzle,
un ardito passo di danza dà forma allo slancio verso l’alto;
torna il movimento e si appresta ad offrire nuove immagini da catturare;
il Calvario dell’Uomo per un’ultima immagine: un crocefisso si staglia,
netto, nel bagliore di un indefinito fuoco che brucia lontano.