Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri
Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti
Dante e il bene pubblico
Sembra incredibile che Dante, uomo medievale, abbia una visione dinamica della società , ovvero di una società che sappia tener conto degli insegnamenti del passato per operare guardando al futuro e al progresso.
Non solo, che sappia cogliere con precisione straordinaria il concetto di bene comune e di bene pubblico come risulta da questo passo:
Gli uomini tutti, cui la natura superiore ha infuso l'impulso ad amare la verità , sembrano dare il massimo valore al fatto di lavorare per i posteri, onde questi ricavino un arricchimento dalle loro fatiche, così come essi stessi sono stati arricchiti dal lavoro degli antichi.
Stia quindi pur certo di aver mancato al proprio dovere colui che, dopo aver fruito di tanti insegnamenti forniti dalla società , non si cura poi a sua volta di recare qualche contributo al bene comune: egli infatti non è un «albero che lungo il corso delle acque porta frutti nella sua stagione», ma piuttosto è una voragine perniciosa che ingoia sempre senza mai restituire quanto ha ingoiato. Perciò [...] desidero non solo accrescere la mia cultura, ma anche portare frutti per il bene pubblico, dimostrando delle verità che altri non hanno mai affrontato.