#138 - 26 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Racconto

Fili d'erba

di Ruggero Scarponi

Mi tradisci? Chiese Monica all’improvviso.
Come risposta Stefano esibì un’espressione sorpresa.
Sul serio, riprese Monica, voglio sapere se mi tradisci.
Stefano la guardò sardonico e le afferrò la mano sotto il tavolo.
Attento! Ammonì Monica, che ci vedono, aggiunse sottovoce.
Andiamo dentro, disse Stefano.
Perché?
Ho voglia di baciarti. Quando sei così seria mi viene una voglia matta di baciarti.
Non fare lo scemo!
Stefano le strinse forte la mano.
Ahi! Si lamentò Monica.

Fili d'erbaFili d'erba

Allora? Disse Stefano con arroganza.
Non ti sono bastati i baci di ieri pomeriggio? Disse Monica. E poi non ti bacio se non giuri che non mi tradisci.
Ma se lo sai perfettamente. Disse Stefano.
Allora è vero! Me lo dicevano le mie amiche che non dovevo mettermi con uno come te!
Non dire stupidaggini, si difese Stefano, sai perfettamente che non è così.
E tu allora giuramelo.
E va bene, te lo giuro.
Monica si distese in un ampio sorriso. Va bene, disse accondiscendente, andiamo dentro.
Stefano le strinse un poco la mano, con dolcezza e sorrise pure lui, contento di quella piccola vittoria.
Entrarono nell’edificio e andarono a nascondersi in uno stanzino buio.
Stefano allacciò Monica alla vita, la trasse a sé e le dette un bacio.
Monica, per un po’ lo lasciò fare, ma poi con un atteggiamento fintamente severo, lo ammonì con l’indice della mano destra.
E cerca di non fare come l’altro giorno, lo sai che la maestra si arrabbia se facciamo tardi.

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