Fondazione Prada - Milano
Atlante del gesto
74 danzatori professionisti e non, e persone di ogni età
La Fondazione Prada presenta , fino al 3 ottobre, “Atlante del gesto”, un ciclo di azioni coreografiche concepito da Virgilio Sieni per la nuova sede di Milano. Danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo, Virgilio Sieni è il direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza e di Cango, Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza con sede a Firenze.
“Atlante del gesto” è la prima attività d’arti performative realizzata dalla Fondazione Prada nell’intento di espandere la portata dei saperi e di approfondire altri strumenti di conoscenza e ricerca oltre l’arte. Il progetto si sviluppa negli spazi interni ed esterni del complesso architettonico progettato da Rem Koolhaas e si articola nella presentazione di cicli coreografici. I visitatori della Fondazione Prada possono assistere sia ai cicli coreografici che alle fasi di ricerca, spostandosi negli spazi per definire ciascuno la propria drammaturgia, il proprio “montaggio” delle azioni che compongono l’Atlante.
Nei due livelli del Podium, “Atlante del gesto” dialoga con le tracce della mostra e l’allestimento realizzato dallo studio OMA. Il progetto concepito da Virgilio Sieni prevede di sostituire la staticità delle opere classiche con il dinamismo e la vitalità dei corpi dei danzatori e delle figure coinvolte nelle azioni coreografiche, trasformando lo spazio espositivo in un “paesaggio di gesti”. Il tema della copia nella statuaria greco-romana, su cui era incentrata la mostra “Serial Classic”, è interpretato da Virgilio Sieni come “fonte di trasmissione dei saperi e strumento di costruzione dell’umano attraverso il gesto”.
74 danzatori professionisti e non, tra i quali figurano coppie di madri e figli e persone di ogni età, accompagnati da due musicisti, Roberto Cecchetto e Michele Rabbia, abitano anche l’area all’aperto tra il Podium e il Cinema, all’interno del quale si terranno delle ricerche coreografiche in solitario di due danzatrici. La porta al centro di una delle pareti vetrate del Podium e una piattaforma inclinata, progettata da OMA, permettono ai danzatori e al pubblico di muoversi liberamente tra gli spazi interni ed esterni. “Atlante del gesto” è completato da “Videodanze 1960 - 1980”, un programma di film relativi al lavoro di alcuni coreografi internazionali dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Il progetto è costituito da cinque azioni – Origine, Rituale, Annuncio, Gravità e Nudità – che, nell’intenzione di Virgilio Sieni, “generano sempre nuove risonanze tra le tavole dell’Atlante, dove lo studio del frammento e dei dettagli del corpo dispiega un’indagine archeologica che si affaccia al presente”.
Al centro di Origine, c’è il gesto che unisce una madre al figlio in una specifica forma d’intimità, commozione e bellezza. Coppie di madri e figli di età compresa tra i 10 e gli 80 anni formeranno un paesaggio di gesti che richiamano la tradizione artistica, indagando i concetti di genere e identità.
In Rituale i corpi creano una coreografia dispiegata secondo il passaggio e la trasmissione di gesti e dinamiche in continua variazione. Annuncio presenta una coreografia orizzontale in cui lentissime migrazioni di “angeli” coniugano imperfezione e sospensione attraverso i gesti di interpreti non professionisti e danzatori.
Al centro di Gravità c’è il corpo agito da altri corpi e che negli altri corpi infonde a sua volta movimento. La danza incarna gli equilibri tra forze, elaborando un dizionario di esercizi sulla gravità.
In Nudità posture e gesti comuni, come inginocchiarsi, sedersi o alzarsi, compongono un archivio dei movimenti più semplici, delle infinite coreografie inscritte nelle forme e nelle articolazioni dei corpi nudi.