Poche cose
di Dante Fasciolo
Sono trascorsi 50 anni da quando
Paolo VI gridò forte alle Nazioni Unite
“Mai più la guerra!”
I responsabili delle Nazioni applaudirono,
applaudì il mondo intero, scosso e richiamato alla pace.
Da allora poco è cambiato, e la pace
è stata calpestata continuamente qua e lĂ
tra le nazioni e i popoli di ogni continente;
uomini contro uomini in lotta
contro il naturale diritto alla convivenza.
Soprusi e ingiustizie spesso imputati opportunisticamente
a ragioni tribali e religiose, a ignoranza, odio, vendette..
si sono rivelate via via alimentate da comportamenti
politici e economici tesi a uno spudorato profitto
fine a se stesso, ignaro delle conseguenze sociali.
Occorre “limitare qualsiasi abuso e usura
nei confronti dei paesi in via di sviluppo…”
e cessare con l’”asfissiante sottomissione
a sistemi creditizi che sottomettono le popolazioni”.
Lo ha detto, con forza, Papa Francesco all’ONU.
Di nuovo grandi applausi dai presenti,
uomini a cui sono affidate le buone relazioni tra le nazioni;
di nuovo aperti compiacimenti della stampa,
e riconoscimenti di una linea d’azione possibile
in nome della giustizia e della libertĂ per tutti.
La terra, il lavoro, la libertà , il rispetto dell’ambiente…
poche cose…una richiesta esaudibile…
il diritto alla vita, alla dignitĂ di ciascuno:
per i deboli, ma anche per i potenti chiamati a deporre
le armi della violenza economica e sociale.