La Pimpa di Altan
di Giada Gentili
Ispirato dalla figlia, Altan crea il mondo fantastico della Pimpa, pieno di animali parlanti e di oggetti animati che sono disegnati coi loro visi e col tono a parola.
Nel 1975 la Pimpa apparve nell'edizione settimanale del Corriere dei Piccoli, rimanendo presente sul periodico per bambini fino alla sua chiusura.
La Pimpa vive fuori città , nella casa di Armando, un signore buono, dalla carnagione gialla, con due baffoni, naso lungo, una grossa cravatta rosa e di un cappello verde. Nei confronti della Pimpa svolge una funzione quasi paterna. Il primo incontro dei due protagonisti avviene in un bosco. Armando, in cerca di fragole, scorge i grandi pallini della Pimpa e scopre che la cagnolina sa parlare, è curiosa, simpatica ed affettuosa.
Armando invita a casa la nuova amica e le mette a disposizione una stanza con un grande letto ed una vivacissima trapunta multicolore. Gli amici più cari della cagnolina sono il coniglio a pois celesti Coniglietto, la gatta azzurra Rosita, ed il gallo Colombino.
Poi c'è Tito, un cucciolo di cane, tutto blu, che in alcune storie appare come ospite della casa di Armando.
Altri personaggi, apparsi nelle strisce e nei cartoni, sono la rondine Luisa, il pinguino Nino, la formica Bibì, la lucciola Lucia, la foca Lulù, la zebra Adele, Olivia Paperina, Bombo Ippopotamo, Bella Coccinella, Ciccio Porcellino, Pepita, la piccola dinosaura a pois rossi come la Pimpa.
C'è anche la Pimpa Gemella, che appare dallo specchio del bagno, e non si limita a riflettere l'immagine della Pimpa, ma le parla e la consiglia, ed a volte la prende in giro.
Sorridente e piena di vita, la Pimpa si avventura dappertutto, esplorando il piccolo mondo attorno a sé, oppure volando in aeroplano fino in Africa, navigando in barca fino all'Australia, o ancora partendo con il razzo Egidio per volare tra le nuvole, sulla luna e in mezzo alle stelle.
A sera, la cagnolina rientra dall'Armando e gli racconta l'esperienza della giornata: se "Armandone" appare scettico, ecco che la Pimpa lo rassicura regalandogli i souvenir dei suoi fantastici viaggi. Poi beve un bicchierone di latte e si mette a dormire, salutando gli oggetti attorno a sé e guarda verso lo schermo, strizzando l'occhio ai telespettatori.
Ho scelto questo fumetto per riprendere la storia del fumetto italiano perchè Altan è stato ispirato dalla figlia. Beh, niente di male, anzi: quanto ci sia dei figli negli autori e artisti è un mondo tutto da scoprire. Basta leggere con attenzione gli articoli su film, libri e quant'altro dove ogni tanto sbuca sempre quella frase buttata lì come per caso: "Sa, mi ha ispirato mio figlio per la storia...."