#104 - 15 settembre 2014
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerŕ il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua ŕ affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono piů a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa č andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Humour (non sempre) per riflettere

Disoccupati

di Giuseppe Sanchioni

DisoccupatiDisoccupati

Ai giardini comunali si ritrovarono come ogni giorno di questi anni dell’Era della Crisi.
C’erano Giovanni il benzinaio, sostituito dalla società con un self-service perché il distributore era troppo piccolo e non si poteva allargare con un’area di servizio con autogrill, ma sempre con il cappellino della società petrolifera.
C’era anche Mario il cassiere, ex impiegato di banca, che aveva fatto domanda di prepensionamento sperando di lasciare il posto al figlio ed era invece stato direttamente sostituito da un bel bancomat quando l’agenzia fu chiusa per evitare il fallimento della banca, ma sempre con la giacca e la cravatta regolamentari.
E poi, nella panchina accanto Franco, il barista della stazione della ferrovia, esodato e sostituito da un distributore automatico di caffè quando il bar della stazione aveva chiuso insieme alla biglietteria, anche lei sostituita da una macchina automatica, ma sempre con la lamentela pronta sul caffè che è una ciofeca rispetto a quello che faceva lui al bar.

DisoccupatiDisoccupati

E come ogni mattina passò Abdul, il pulitore di vetri del semaforo, l’unico palesemente in piena attività lavorativa, per andare a riempire il suo secchio di plastica alla fontanella del parco.
“- Ciao signori, anche oggi passate la giornata al sole e vi riposate…”
-Eh, caro Abdul, l’automazione avanza! Ormai in tutti i lavori ti sostituiscono con un robot e ti mandano a casa. Poi si lamentano che non sanno cosa far fare alla gente…”
-“Beati voi. Io purtroppo sono nato sfortunato: nessuno farà una macchina per lavare vetri al semaforo e rimarrò sempre a lavorare qui!”

Potenza della tecnologia.
Si potrebbe dire, parafrasando Lenin: tutto il potere ai robot!

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