#132 - 22 giugno 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Una terra per gli uomini

di Dante Fasciolo

Questo numero del giornale, come avrete già letto,
si presenta in modo difforme dal consueto.
Concentra la maggior parte degli scritti intorno
ad argomenti di attualità, ma che resteranno a lungo
nelle cronache e nel dibattito sociale.

C’è in primo luogo l’Enciclica “Laudato si’”
che papa Francesco ha voluto offrire a tutti noi
per una profonda riflessione sulla vita del pianeta Terra,
oltre le parole, le buone intenzioni, le promesse,
gli interminabili inconcludenti dibattiti e incontri
che accendono e spengono speranze e illusioni.
Un richiamo alla concretezza, dunque, e all’impegno di ciascuno.

C’e il grande fenomeno dell’immigrazione:
migliaia di uomini diseredati di beni e dignità
che bussano alle porte dell’Europa.
E trovano muri invalicabili; inique, aride leggi;
insufficiente umana solidarietà, da chi sa cos’è la sofferenza,
ma forti dinieghi politici e burocratici.
Forse è giunta l’ora che Lazzaro, da secoli sfruttato,
sia invitato alla mensa del ricco Epulone… . “Un risarcimento per il maltolto…”
come afferma la parola autorevole della Chiesa.

Intorno a questi due argomenti muoverà la nostra riflessione.
E nelle settimane a venire vi saranno altri inserimenti
per meglio esprimere i nostri convincimenti.
Ce lo chiede la nostra volontà al dialogo,
perché è necessario comunicare, sapere, comprendere;
ce lo dice la nostra coscienza di cittadini
di un unico mondo per tutti.

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