#132 - 22 giugno 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Collettivo Artistico TheAlbero

Terra Madre

Esperienze di laboratori di teatro e narrazione per un'armonia uomo-natura

di Ilaria Olimpico

Terra MadreTerra Madre

In Nome della Madre è un laboratorio itinerante di teatro e narrazione che nasce dal bisogno di andare oltre l’importante informazione sulla crisi ecologica e sulla critica all’ideologia sviluppista, oltre la diffusione delle buone pratiche “sostenibili” e dei comportamenti ecologicamente virtuosi, per poter sanare, ri-creare, ri-trovare una relazione profonda e autentica con la Terra, riconoscendola come Madre.

Abbiamo subito, abbiamo agito, un allontanamento dalla natura e dalla campagna, in senso geografico (per lo piu’ viviamo in paesi, città o megalopoli dove la natura è ridotta a parchi, alberi di abbellimento e aiuole), in senso esperienziale e cognitivo (nella nostra infanzia non facciamo le grandi esperienze che solo vivendo a contatto con la natura si possono fare, non impariamo gli usi delle piante, non riconosciamo da dove vengono i cibi, non esperiamo il ciclo vita-morte-rinascita) e in senso valoriale (ci hanno fatto credere che abitare in città e meglio che vivere “sperduti” nella natura).

Terra MadreTerra Madre

Se non avviene una trasformazione nel rapporto “personale” con la Natura sarà sentito come faticoso qualsiasi comportamento ecologicamente virtuoso continuativo; se non ci si mette in relazione con la Madre Terra, si rischierà di prendere posizioni “ambientaliste” in maniera ideologica o, peggio, di essere parte della moda green delle energie rinnovabili a fini speculativi.
Il progetto In nome della Madre si propone quindi come ri-cerca attraverso i sensi, il corpo e le emozioni, del rapporto con la natura.

Il progetto si articola in una serie di laboratori brevi e interviste in diverse città italiane ed europee e in un laboratorio residenziale di cinque giorni. Durante i laboratori, si sperimenta l’integrazione di diversi linguaggi, passando dal linguaggio corporeo alla poesia e viceversa, dall’immagine al suono/movimento, dall’immagine al racconto orale. Si attinge alle tecniche di Teatro dell’Oppresso (in particolare Teatro Immagine ed Estetica dell’Oppresso), metodo di indagine e trasformazione della realtà personale e sociale. Si pratica la narrazione partecipata che fa riferimento al cerchio narrativo, rituale diffuso in tutte le culture antiche, pratica di ascolto attivo e orizzontalità.

Terra MadreTerra Madre

I laboratori brevi a volte si inseriscono in spazi più ampi di incontro per il cambiamento. Il laboratorio a Lucca è ospitato dal Festival Mitos (Meeting Italiano di Teatro Sociale) che all’ottava edizione si chiede se il teatro sociale può rivoluzionare la società.
Il laboratorio a Bologna è proposto durante Teatro per la Transizione – Villaggio di apprendimento, il primo incontro per condividere pratiche, strumenti e visioni sul ruolo del teatro partecipativo per la transizione verso modelli resilienti di vita insieme, in armonia tra noi e con la Terra.
Il laboratorio residenziale si svolgerà nella comunità di Mas Franch a Girona, in Catalogna, una comunità che sta già vivendo e sperimentando un altro stile di vita, più sostenibile, che lascia una minore impronta ecologica.
Alcuni laboratori brevi saranno per sole donne, per sondare il legame che intercorre tra tematiche di genere e rapporto con la Natura. Attraverso un linguaggio estetico, simbolico e non verbale, ci si chiederà quanto hanno in comune le violenze sui corpi delle donne e le violenze sulla Natura, che tipo di relazione c’è tra la riduzione del corpo della donne a oggetto di piacere e la riduzione della Natura a pacchetto di risorse da sfruttare.

Terra MadreTerra Madre

In nome della Madre risponde anche al desiderio di sperimentarsi con l’economia del dono nel cammino di una transizione da un sistema economico del debito, della crescita infinta, del profitto per il profitto e della logica vince-perde, a un sistema che è a favore della vita, che poggia sui valori della cura materna, della solidarietà tra le persone, tra i popoli e le comunità, che crede in un’economia del dono e della generosita’ radicale.
Non a caso, In nome della Madre è in realtà già iniziato, raccogliendo immagini, suoni e parole durante il Giftival (Festival del dono) e durante il convegno “Le radici materne dell’economia del dono” alla Casa Internazionale delle Donne (26 aprile – 1 maggio), chiedendo ai praticanti e alle praticanti dell’economia del dono provenienti da tutto il mondo di lasciare una poesia, un’immagine corporea, una danza, una canzone “in nome della Madre Terra”.
L’economia del dono prende come esempio la relazione tra madre e figlio e quella tra Madre Terra e gli esseri viventi che la abitano” ha detto Genevieve Vaughan.
Per economia del dono, nel contesto del progetto “In nome della Madre”, TheAlbero intende quel sistema che esisteva, esiste ancora e vuole ri-nascere intorno a noi, in cui sappiamo e scegliamo di credere che chi dà è colui che riceve di più, ci sono risorse sufficienti per tutti e tutte, avere di più non è necessariamente meglio, ci sono sempre alternative.
Si sperimenterà durante i laboratori brevi tutta la complessità della transizione, essendo tesi tra la volontà della trasformazione radicale e la difficoltà di praticarla in un sistema ancora dominante, pervasivo e invasivo. Ma aspettiamo il futuro che emerge in modo collettivo e plurale.

Terra Madre

I

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.