#132 - 22 giugno 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Note dal CDCA: Centro Documentazione Conflitti Ambientali
piattaforma web italiana georeferenziata

Atlante italiano dei
conflitti ambientali

esperienze a confronto

Tra le esperienze positive rese possibili dalla rete c’è la sistematizzazione delle conoscenze relative i molteplici conflitti ambientali del Bel paese.
L’atlante italiano dei conflitti ambientali è una piattaforma web italiana georeferenziata in progressiva costruzione che raccoglie schede riguardanti controversie ambientali ed è aperta alle segnalazioni di cittadini e comitati.
Il progetto è nato nel 2007 da un idea dell’associazione A Sud (www.asud.net) che come riportato nel sito ha l’obiettivo di indagare, studiare e divulgare cause e conseguenze in termini ambientali, economici e sociali dei conflitti generati dallo sfruttamento delle risorse naturali e dei beni comuni.

Atlante italiano dei 
conflitti ambientali

Riportiamo ancora dal sito: il CDCA si propone di stimolare l’interesse e il dibattito a livello nazionale ed internazionale sulle politiche di gestione dei territori e sui conflitti in corso per la giustizia ambientale e sociale, informando la cittadinanza, fornendo materiali per studiosi, ricercatori, giornalisti e attivisti e al contempo dando voce alle comunità locali e ai movimenti sociali che non hanno accesso ai mezzi di comunicazione mainstream.
La salvaguardia di ambiente e salute passa attraverso la diffusione di conoscenze e strumenti generati dalla collaborazione tra diverse professionalità e cittadinanza attiva. Trattasi di una mappatura partecipata di semplice utilizzo; attraverso un forum gli utenti registrati possono creare una scheda monografica che verrà inserita previo assenso dei ricercatori.

Il CDCA ha collaborato attivamente alla creazione dell’Atlante Globale sulla Giustizia Ambientale, nato da un’idea di EJOLT (Environmental Justice Organisations, Liabilities and Trade); sempre dal sito di CDCA, a proposito della mappa globale, apprendiamo che il progetto è stato coordinato dal Professor Joan Martinez-Alier dell’Università Autonoma di Barcellona (UAB-ICTA). Il dilagare dei conflitti a livello mondiale è da attribuirsi all’accresciuta necessità di materie prime e a subirne le conseguenze sono le popolazioni più povere.

In Italia le ragioni dei conflitti ambientali sono molteplici: uno studio di caso esaustivo è rappresentato da Malessere territoriale e proteste dai cittadini. Caratteri e peculiarità delle mobilitazioni territoriali nel Veneto di Laura Fregolent, docente di pianificazione urbanistica IUAV. Nel testo confluiscono i diversi conflitti territoriali raccolti per l’Atlante dei Conflitti Terrritoriali nel Veneto, un progetto di Legambiente Veneto e dell’Università Iuav di Venezia che analogamente all’atlante nazionale è una mappatura georeferenziata nella quale sono consultabili le schede monografiche dei conflitti.
L’esperienza di mappatura regionale (ancora in itere) è confluita nell’analisi dei dati raccolti in grado di restituire motivazioni ed effetti che ci dicono qualcosa in più su questo fenomeno in crescita.

Atlante italiano dei 
conflitti ambientali

Un lavoro simile ma con finalità differenti è costituito da Nimby forum, progetto di ricerca sul fenomeno delle contestazioni territoriali ambientali gestito dall’associazione no profit Aris – Agenzia di Ricerche Informazione e Società. Nato nel 2004, è una mappatura dei casi di conflitto nazionali, che parte però dal presupposto che le espressioni di malessere siano ricollegabili alla sindrome “Nimby” (Not in my Backyard), quindi ad interessi individuali che si associano nella difesa delle proprie stabilità. Questa interpretazione non tiene conto della crescente sensibilità nei confronti dell’ambiente, del paesaggio, della tutela dei beni comuni e in stili di vita più sostenibili che accomuna sempre più persone.
E' invece in questo senso che occorre indirizzare ogni sforzo possibile per una equilibrata crescita democratica nel segno dell'ambiente.

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