Volte e più volte al centro della storia
offeso dai capricci e dalla ferocia dell'uomo
Mare nostrum
di Dante Fasciolo
Quel mare solcato da timidi uomini
su legni ingegnosi galleggianti
in tempi remoti fu conquista di civiltà  
Quel mare di tiepide acque
fu strada ammirata di comunicazione
fra genti diverse ed eguali  
Quel mare specchio d’azzurro
conobbe commerci e amicizia
e benessere di reciproci scambi  
Quel mare per secoli e secoli
offrì senza soste e con amore
cibo, svago, benessere  
Quel mare di onde solenni
fu invito a soprusi e copiose rapine
e sbagliate conquiste di terre  
Quel mare di dolente speranza
accolse soldati vestiti di guerra
per libera impresa di pace  
Conquista sperata da sempre
rimessa ora in ballo
nell’acuirsi vendette e violenze  
Tutto ritorna allo zero
nel sangue si mischiano ragioni
di conquista e difesa  
Dall’alto, dal basso, di fianco
est ed ovest sono in fermento
le strade sono colme di odio  
Il peccato originale fa testo
il fratello uccide il fratello
riverbera un’ eco di morte  
Quel mare che abbraccia
nazioni respira commosso
i sussulti sbagliati dell’uomo.
        