#367 - 1 ottobre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Diario

L'iniziativa del Diario di Conoscenda 2025 - Edizioni Conoscenza
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Ada Lovelace

Ada LovelaceAda Lovelace

La prima programmatrice

Ada Byron, da sposata Lovelace, nasce il 10 dicembre 1815 a Londra. Figlia del poeta romantico Lord Byron e di Anne Isabella Milbanke, dimostra fin da giovane un’eccezionale predisposizione per la matematica e le scienze.
Nel 1833 incontra Charles Babbage, un matematico e ingegnere inglese che sta lavorando su una "macchina differenziale" progettata per calcolare tabelle matematiche, che riconosce subito il talento di Lovelace e avvia con lei una collaborazione.
Successivamente, Babbage concepisce un progetto ancora più ambizioso: la "macchina analitica", un precursore del moderno computer.
Nel 1842 Lovelace traduce un articolo del matematico italiano Luigi Federico Menabrea riguardante la macchina analitica di Babbage, aggiungendo note significativamente estese, che alla fine risultano essere tre volte più lunghe dell’articolo originale. In queste note, firmate con le iniziali "A.A.L." (Augusta Ada Lovelace), descrive un algoritmo per calcolare i numeri di Bernoulli utilizzando la macchina analitica. Questo algoritmo è considerato il primo programma per computer della storia.

Ada Lovelace muore nel novembre del 1852, all’età di 36 anni, per un cancro. Il suo lavoro non viene pienamente riconosciuto fino al XX secolo, quando la crescente importanza dei computer porta alla luce il suo ruolo pionieristico. Oggi, il linguaggio di programmazione Ada, sviluppato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti negli anni ’80, porta il suo nome in onore del suo straordinario contributo.
Dal 2009, ogni secondo martedì del mese di ottobre, si celebra l’Ada Lovelace Day (ALD), la giornata mondiale dedicata alle donne che si sono distinte nelle carriere scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) e alle studentesse che vogliono intraprendere gli studi universitari in questi ambiti disciplinari.

Ada Lovelace

Libri
-Silvio Henin, Il computer dimenticato. Charles Babbage, Ada Lovelace e la ricerca della macchina perfetta, Hoepli 2015
-AA. VV., Ada Lovelace & la macchina del fu¬turo, Bambine Ribelli Mondadori 2019
-Sydney Padua, Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage, Oscar Mondadori 2020

Curiosità
George Byron, padre di Ada Lovelace, abbandona la famiglia con la bambina ancora in fasce e non ha su di lei alcuna influenza educativa diretta; la madre, Anne Isabella Millbanke, matematica, fa al contrario ogni sforzo per orientare l’educazione di Ada alla matematica, proteggendola dai "rischi" degli studi umanistici, che Isabella associa alle pessime esperienze familiari con Byron. Ed è così che Lovelace inizia ad appassionarsi alla materia, dimostrandosi subito molto portata.
L’algoritmo di Ada viene oggi riconosciuto come il primo programma informatico della storia. Da quella sua traduzione Alan Turing, il celebre matematico inglese alla cui vita è ispirato anche film premio Oscar “The imitation game”, prenderà l'ispirazione necessaria per costruire il primo computer.

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