#367 - 1 ottobre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Luoghi Emozione

Un progetto di EMERGENCY A cura di CHEAP Street Poster Art
nell’ambito del Festival di Emergency 2025 “La voce”

Un percorso immersivo negli effetti dei conflitti e nella resistenza di chi si oppone

Reggio Emilia - Palazzo dei Musei

Contro la guerra

Una mostra che esplora l’impatto fisico, psicologico, sociale e politico della guerra attraverso immagini e installazioni immersive.

La mostra fa parte del più ampio Festival di EMERGENCY, un evento di tre giorni che si tiene a Reggio Emilia e ospita incontri, dibattiti e performance sul tema della guerra, della disuguaglianza e della marginalità.

Contro la guerra

Un percorso, attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento, nella guerra. Così come nella resistenza etica di chi vi si oppone, praticando la disobbedienza civile, protestando pubblicamente, rivendicando disarmo e solidarietà. E curando le ferite, come fa EMERGENCY. Tratte dall’archivio storico, le grandi fotografie in bianco e nero sulle attività di cura si alternano ai poster di CHEAP e a quelli di artiste e artisti dall’Italia al Brasile, dalla Spagna alla Polonia.

Geografie lontane, sensibilità diverse, accomunate dalla convinzione che “nessuna guerra è inevitabile”, che “la guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri”. E che le prime vittime di ogni conflitto sono i civili. Lo testimoniano le immagini riparate da una feritoia, esplicite, crude: fotografie di persone e dei loro corpi sopraffatti dalla violenza della guerra. Richiedono uno sguardo attento, consapevole. Sono un appello che rivolgiamo al pubblico, una richiesta di avvicinamento, di assunzione di responsabilità.

Contro la guerra

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