#367 - 1 ottobre 2025
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Luoghi Emozione

Un progetto di EMERGENCY A cura di CHEAP Street Poster Art
nell’ambito del Festival di Emergency 2025 “La voce”

Un percorso immersivo negli effetti dei conflitti e nella resistenza di chi si oppone

Reggio Emilia - Palazzo dei Musei

Contro la guerra

Una mostra che esplora l’impatto fisico, psicologico, sociale e politico della guerra attraverso immagini e installazioni immersive.

La mostra fa parte del più ampio Festival di EMERGENCY, un evento di tre giorni che si tiene a Reggio Emilia e ospita incontri, dibattiti e performance sul tema della guerra, della disuguaglianza e della marginalità.

Contro la guerra

Un percorso, attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento, nella guerra. Così come nella resistenza etica di chi vi si oppone, praticando la disobbedienza civile, protestando pubblicamente, rivendicando disarmo e solidarietà. E curando le ferite, come fa EMERGENCY. Tratte dall’archivio storico, le grandi fotografie in bianco e nero sulle attività di cura si alternano ai poster di CHEAP e a quelli di artiste e artisti dall’Italia al Brasile, dalla Spagna alla Polonia.

Geografie lontane, sensibilità diverse, accomunate dalla convinzione che “nessuna guerra è inevitabile”, che “la guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri”. E che le prime vittime di ogni conflitto sono i civili. Lo testimoniano le immagini riparate da una feritoia, esplicite, crude: fotografie di persone e dei loro corpi sopraffatti dalla violenza della guerra. Richiedono uno sguardo attento, consapevole. Sono un appello che rivolgiamo al pubblico, una richiesta di avvicinamento, di assunzione di responsabilità.

Contro la guerra

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