increduli e sgomenti di fronte
al dolore, ai lutti e alle distruzioni
La grande speranza
di Amanzio Possenti
Il mondo vive nell’angoscia nel tambureggiare tragico di situazioni che penetrano terribilmente nella sensibilità di ciascuno: è molto difficile restare indifferenti o passivi alle immagini di morte quotidianamente sugli schermi Tv, provenienti da Gaza, dalla Palestina e dall’Ucraina.
La gente comune che ama la pace e non è abituata a seguire tragedie di così elevato livello si chiede cosa stia succedendo dal punto di vista umano, nel rinnovarsi di sofferenze inaudite tra carri armati e aerei israeliani che conducono assalti, corpi dalla vita spezzata, bambini che muoiono numerosi, famiglie intere distrutte, palazzi che crollano sotto le bombe. Israele afferma di voler liberare gli ostaggi israeliani ancora trattenuti e sradicare da Gaza i terroristi brutali di Hamas, autori delle stragi del 7 ottobre, orribili episodi conclusi appunto con la prigionia di molti ostaggi(parecchi poi defunti). Molti si interrogano sulla proporzionalità dell’azione israeliana, ancor più ora con l’assalto da terra a Gaza,mentre Hamas insiste nella sua opera di terrore inaccettabile.
La gente comune assiste incredula e sgomenta di fronte a queste tragedie quotidiane, confidando che sia possibile una tregua e si arrivi al tacere delle armi, alla agognata pace. L’obiettivo internazionale è una conclusione concordata che preveda nell’area la soluzione sostenuta da tempo dall’ONU (anche dall’Italia): ovvero due popoli (arabi e israeliani), due Stati in pace e sicurezza reciproca. Poi ci sono Stati che hanno già dichiarato di riconoscere la Palestina.
La problematica già di per sé intricatissima si ingarbuglia ogni giorno,tra azioni di morte, fuga delle popolazioni inermi da Gaza City verso zone non contaminate da bombardamenti, fame che attanaglia centinaia di migliaia di persone bambini compresi(difficile l’arrivo dei soccorsi alimentari) e grande attesa della cessazione del fuoco,anche in Cisgiordania. Intanto si parla di oltre 65mila vittime a Gaza,ventimila bambini.
Situazione altrettanto allarmante in Ucraina fra la Russia che prosegue pesantemente l’aggressione e il mondo occidentale che chiede la fine della guerra, ma Mosca non ascolta gli appelli e continua a martellare la tormentatissima e martoriata Ucraina.
Ogni giorno papa Leone prega per la pace e richiama i potenti a sostenere la via del dialogo e della pace, invocando che si ascoltino i popoli nella comune richiesta di pace vera e giusta. Occorre che tutti si preghi per lo stesso obiettivo. E’ una grande speranza che l’umanità confida possa avverarsi.