#367 - 1 ottobre 2025
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Attualità

La disuguaglianza di opinioni
Le mezze verità e le negazioni

Azioni pericolose

di Amanzio Possenti

Opinioni in disuguaglianza, valore dialettico frutto di libertà almeno laddove ci si può esprimere in libertà. Le democrazie si equivalgono in questo batti e ribatti nel quale le posizioni possono diventare contrapposizioni, ma sempre rientranti in un criterio di risposta democratica, plausibile, accettabile. Cosa che non accade nei regimi autocratici e dittatoriali. E se ne hanno episodi quotidiani.

Azioni pericolose

Un esempio fra molti, le incursioni recenti di droni e di caccia nei cieli di Paesi Nato, Polonia, Estonia, Romania, Danimarca, Svezia, da parte – è opinione prevalente sulla stampa internazionale - di velivoli armati russi. Ebbene ad ogni denuncia di violazioni di spazi aerei – fondamentali questi ultimi per il mantenimento dei confini, della sicurezza e delle garanzie internazionali – la Russia risponde negando. Intanto le azioni illegali si ripetono: avvisaglie deliberate? Per la Nato non vi sono dubbi. Comunque, si tratta di azioni pericolose che accrescono il clima già teso.

Azioni pericoloseAzioni pericolose

Questo modo di reagire - di fronte ad episodi segnalati con dati di fatto - non rientra nella libertà di opinioni, piuttosto in una prescelta di atteggiamento . Bugie di Stato? Il comportamento non contribuisce ai buoni rapporti che prevedono l’eventuale ammissione di colpe e le conseguenti ‘giustificazioni’. Altro è negare una violazione, altro è scusarsene pubblicamente: quanti Paesi sono usi ad ammettere?
Ecco perché non si tratta di disuguaglianze di opinioni, bensì di negazione di espressioni da altrui rese note, come in un temerario gioco senza regole: che invece esistono, non da oggi, a livello internazionale e vanno osservate. Purtroppo ci stiamo abituando ed è pericoloso accettarne la riproposizione che, sia chiaro, non riguarda solo la Russia; non mancano i Paesi che narrano mezze verità o si rifugiano in negazioni. Senza ignorare quelle utilizzate in politica, dove verità e circostanze sono sovente stravolte da manifestazioni di racconti opinabili.
Occorre lavorare con responsabile impegno al costante ristabilimento della verità che deve poter sempre essere sostenuta ed espressa (anche quando può diventare eventualmente scomoda).

Azioni pericolose

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