#366 - 1 settembre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 30 settembre, quando lascerà  il posto al numero 367. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non sà ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità ha i suoi limiti (A. Einstein). -
curiosità

Dal 1980 al 1983, un po' di ..."Fresco - Fresco" nell'estate TV

Quasi un rimpianto... anche per la calura di questo nostro anno torrito

Fresco-Fresco

di Roberto Bonsi

All'incirca due anni fa, ed ora siamo nel 2025, sotto l'egida del FAI (Fondo Ambiente Italiano), siamo stati in visita alla mitica Sede RAI di Corso Sempione 27 a Milano. Un indirizzo assai diffuso, grazie ai vari mezzi di comunicazione di massa, e soprattutto grazie anche alla sola televisione, questo, quando ancora c’erano le belle e suadenti “Signorine Buonasera” ad annunciare con marcata professionalità, i vari programmi TV, seguendo una precisa tabella oraria per l’informazione, la cultura e il divertimento dell’ “italica specie”.
Per la precisione nella fascia oraria pomeridiana, imperava ancor prima: “La TV dei Ragazzi” con il preciso scopo di trattenere e quindi ad “inchiodare” davanti ai teleschermi con il tubo catodico, i piccoli, e tutti coloro che già avevano raggiuntà l’età dei “teen-agers”. Da qui si sono aggiunte un gran …” mare” di informazioni, che in buona parte hanno contribuito a creare la larga fama e l'importanza socio- politica ed economica, culturale e dilettevole del mezzo televisivo, il quale dopo una serie di sperimentazioni in vista del suo avvio ufficiale avvenuto a Milano, negli storici “Studi della Fiera”, e si scrive del 3 gennaio 1954, quando ancora c’era un solo Canale TV, e lo stesso era in B/N.
Se capiterà l’ occasione vi potremo scrivere della storia di Mamma RAI, un’emittente, che a volte sa essere anche "Matrigna", e che rimane pur sempre un mezzo indissolubile, anche se oggigiorno è fortemente contrastato dal web. Ma ora sin qui, basta!!!. Essendo la Televisione italiana nata in quel di Torino, proprio con il loro dialetto, potremmo dire: -”A l’è tuta na ciacola"-. Infatti, andiamo ora al nocciolo di quanto intendiamo scrivere.

Da lunedì 30 giugno dell’anno 1980 per quattro edizioni, fino al venerdì del 26 agosto 1983, si susseguirono per quelle intere estati di allora, le gioiose ed accattivanti puntate di un programma che su RAI UNO ha contribuito a fare “Audience” tra grandi e piccini. Il suo titolo vista la stagione di piena calura, fu senz’ombra di dubbio più che mai azzeccato, e questa teletrasmissione fu “battezzata”: “FRESCO, FRESCO”, il quale tra un’inquadratura televisiva e l’altra durava circa due ore.
“FRESCO, FRESCO” è stato per l’appunto un contenitore soprattutto per i più giovani, ma non era disdegnato dagli “anta”, e la sua quotidianità iniziava alle ore 18.15 sulla Rete Ammiraglia per antonomasia, ma anche e soprattutto per eccellenza. Si svolgevano dei giochi vari, simpatici ed impertinenti, questo in studio, poi rubriche di diversa natura, tante “gags”, serie TV, e specialmente dei cartoni animati. Non solo, ma nella sua ultima edizione (sic!.), il martedì ed il giovedì, vi furono anche dei fugaci od anche di maggior durata, collegamenti con le varie stazione balneari e montane, lungo tutto l’allegro e disteso “Stivale” in vacanza.
A curar la regia di queste edizioni furono chiamati esperti del settore, come il romano Siro Marcellini, che si occupava anche di sceneggiatura perlopiù cinematografica., poi il milanese Luigi Turolla, che fu anche un notevole documentarista e diresse parecchi cortometraggi, ma anche alcuni film di “cassetta”, ed ha avuto avuto anche il privilegio di dirigere dei personaggi di grande statura, tra i quali l'indimenticabile Raffaella Carrà, il presentatore Corrado (Mantoni), il telecronista Bruno Pizzul e la quasi dimenticata “show-woman” versiliese Delia Scala, ed in più anche il veneziano “ Mago Silvan”, al secolo Aldo Savoldello. Vi fu anche il regista Enrico Vincenti, del quale però , non abbiamo alcuna notizia.
Capitolo a parte furono i presentatori o meglio i conduttori o come dir si voglia, e qui l’elenco è lungo, e tra i tanti ricordiamo la ancor oggi sempre spumeggiante Maria Teresa Ruta, Roberta Manfredi, figlia del “Grande” attore, Nino, il presentatore radiofonico e disc-jockey Gigi Marziali, il ben noto Marco Columbro che finì ad essere un “gioiello” di Mediaset, e che poi dopo un grave ischemia è stato un pò dimenticato dai “boss” della televisione, l’attrice e doppiatrice Cinzia De Carolis, anche lei sparita dalla scena pubblica, una conduttrice e corridora di auto da corsa come l'avvenente e biondissima Patricia Pilchard. Non dimentichiamo la fulva Edy Angelillo, che poi si fece notare nel cinema di pregio, e in teatro, la sempre”osannata” ma anche spesso “discussa” Barbara D’Urso, poi Dania Cericola, Avio Focolari, Gianna Coletto, Gianni Ippoliti, Giancarlo Ratti, Mario Pagano e Maurizio Esposito, ognuno di loro con la propria storia di vita e di lavoro, “luccicante” o meno. Autore di questo “show” pomeridiano fu il romano Corrado Biggi, mentre il curatore di questa serie di teletrasmissioni fu Dante Fasciolo, il quale fu anch’egli un autore, insieme a Franca Rampazzo, Tiziana Alterio e Giovanna Paolini.

Nella prima edizione, i conduttori per un breve periodo dell’estate del 1980, furono i musicisti Giampiero Boneschi e Franco Cerri. Boneschi era abbastanza noto nel mondo dello “showbiz” di quel tempo, in quanto egli si distinse come direttore d'orchestra ed arrangiatore di primo piano, compositore e produttore discografico. Sposò in prime nozze la cantante Nuccia Bongiovanni, ed il suo secondo matrimonio fu con la “Signora di Mediaset”, Fatma Ruffini, che da una dozzina di anni produce programmi TV ed eventi e manifestazioni per conto proprio. Franco Cerri, Ah sì!. Franco Cerri abile “Jazzman” era un amico, ed è scomparso nell’ottobre del 2021. Vi ricorderete di lui anche perché fu il noto ed apprezzato “testimonial” di uno "spot" che reclamizzava un detersivo, quello dello “sketch “L’uomo in ammollo", questo per meglio comprenderci!.
Nella visione delle serie per i piccoli di questa prima edizione, c'era televisivamente parlando anche la nota "Show-woman" Elisabetta Viviani, con la sua "immarcescibile "Heidi”. Se può interessare, a questa valente artista, chi scrive ha “confezionate” due canzoni di buon successo, avuto qui da noi in Italia, che è stato ancora più ampio in Sudamerica ed in Giappone, questo sempre nella versione italiana, ed i brani si intitolano: “Panta Rei” e “Scarpette Rosse”., ma ora voltiamo decisamente pagina, e continuiamo a scrivere di “Fresco, fresco!!!".
Nella sua seconda stagione televisiva, primeggiava la figura dell’ Angelillo, mentre nella penultima ecco la D’Urso, e nell’ultima edizione vi fu a condurre il sestetto: Ruta, Manfredi, Ippoliti, Ratti e Focolari. Personaggi che nel ricordo, presero parte con successo alle puntate di “FRESCO, FRESCO”, vi furono una giovanissima e straripante Patrizia Pellegrino, Diego Abatantuono, ancora nella versione: Attila, ed il duo Juli and Julie, che allora funzionava abbastanza bene sul mercato discografico. Juli è il padre dell'attuale “grande” artista Giorgia (Todrani) e lui per l’appunto si chiama Giulio.
Allora, alla domenica, le edicole dei giornali, che in quel tempo, e rispetto all'oggi, erano maggiormenti diffuse sul territorio, "Il Corriere della Sera” che pure in quel tempo, aveva sempre una grande vendita, faceva uscire anche un suo “Magazine” di successo, e che mieteva ampi consensi, e che fu chiamato: “La Domenica del Corriere.Questo giornale era a tiratura settimanale, ed usciva come ben si comprende, proprio nel dì di festa domenicale. Ebbene, bontà sua, per chi ha scelto la foto, in quanto nell'immagine, c’era chi scrive posto su di una pedana dello studio, che indossando un fin troppo largo camice bianco sul quale altri figuranti ponevano ago e filo alla bisogna, il tutto come quasi ogni “quadro” in diretta televisiva. Si era ancor giovani, e quante belle emozioni nel nostro “bagaglio dei ricordi” di oltre otto lustri fa.

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