Droni

di Giuseppe Sanchioni

Nella vetrina di un negozio di fotografia leggo, passando velocemente, un cartello con scritto soltanto “Video matrimonio con droni�.
Continuo per la mia strada ma un pensiero inizia a frullare con insistenza nella testa: a che potrebbero mai servire dei droni per un matrimonio?
Forse non lo sappiamo ma ci sono dei droni che si sposano tra loro: però io sicuramente non conosco nessuno che abbia dei parenti droni. E poi, chi vorrebbe dei droni per suoceri?

Penso si possa anche escludere categoricamente che qualcuno voglia sposare un drone, maschio o femmina che sia (il drone). Non fosse altro perché la cerimonia ne risentirebbe: non si saprebbe dove infilare l’anello e che vestito scegliere.
Chissà che non li usino per bombardare quelli che si intrufolano al pranzo per mangiare a sbafo dicendo ai parenti della sposa di essere cugini alla lontana dello sposo e viceversa ai parenti dello sposo di essere amici di famiglia della sposa.
Oppure per lanciare chili e chili di riso dall’alto su tutti gli invitati durante tutta la cerimonia.
Azzardo: non sarà che li usano per portare il bouquet talmente lontano e da lì lanciarlo in modo che nessuna amica zitella possa prenderlo.

Magari è una necessità dei più permalosi che li usano per passare sopra gli invitati e registrare tutti i commenti maligni sul vestito della sposa o sul menù del rinfresco per poi avere la scusa per insultarli su Twitter.
No, ecco, c’è una spiegazione più semplice: i droni sono indispensabili per essere al passo coi tempi e fare un matrimonio 2.0 rottamando le vecchie nozze.
Che se deve fa’ pe campà: ora c’è anche il wedding planner col drone in leasing che vola low-cost.