#362 - 11 aprile 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
animali

Ricordando il film: la marcia dei pinguini

25 aprile - Giornata Mondiale del Pinguino

Pinguino

di Dante Fasciolo

Letter@perta

Ti ho riconosciuto, amico pinguino,
mentre dallo schermo avanzavi in composta fila, coi tuoi fratelli:
il passo, commisurato alle zampe, lento, ordinato, maestoso
verso un obiettivo preciso.

Una prima lezione per l’uomo disordinato e confuso:
smarrito al crocevia del bene e del male, del giusto e l’ingiusto.

Hai camminato instancabile per giorni e giorni nel freddo polare,
hai punteggiato l’infinito orizzonte bianco, imbevuto di pallido cielo,
col tuo inconfondibile nero mantello.
Ti sei stretto a tutti gli altri, nel gelo, per godere del loro calore,
e sentire nel cuore il senso della solidarietà.

Che lezione ci hai dato!
Saremo mai capaci di fare qualcosa di grande per i nostri simili
con vero spirito di fratellanza?

Hai accarezzato la tua compagna con delicatezza e con gioia,
hai covato e aspettato a lungo, con amore e tremore, una nuova vita;
mentre la tua femmina guizzava felice nell’acqua in cerca di quel cibo che,
ingoiato e cucinato, restituisce ora ai piccoli affamati.

Così, oggi, non fa l’uomo troppo sicuro della sua superbia e prepotenza,
teso come mai a conquistare e rapire i beni della terra,
indifferente ai bisogni di miliardi di fratelli.

Sei tornato sui tuoi passi, ancora ordinatamente,
consapevole delle tue responsabilità nuove,
protettivo verso l’indifesa tua nuova creatura.
Tu, tornerai, pinguino, il prossimo anno
sulle rotte dell’amore e della vita
e sarà per te un rinnovato senso.

Noi uomini ci perderemo di nuovo, confusi tra denaro e vetrine,
cancelleremo ancora le immagini della sofferenza,
alimenteremo le nostre angosce tra lecito e illecito
festeggeremo ancora tra piccoli vizi evanescenti
e grandi sconfitte.
Quando mai sapremo imitare te, amico pinguino!?
Quando la nostra vita sarà vera esistenza
da vivere insieme alla sterminata umanità in cerca di verità?

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