Educare ad una convivenza rispettosa, serena e normale
Violenza giovanile
di Amanzio Possenti
Bande di minori aggrediscono e si rendono responsabili di gravi episodi in un dilagare di gratuita quanto assurda violenza.
Le cronache più recenti segnalano scontri fra bande rivali e aggressioni, una vittima e sette feriti, a San Benedetto del Tronto,Milano e Napoli.
Sembra non esservi sosta in queste azioni insensate, da pura bulleria, anzi se ne registrano con preoccupante crescita, fenomeno che non trova spiegazioni plausibili se non in una scellerata visione di prepotenza che accomuna ragazzi privi di ogni valore e spinti a gesti con pesanti conseguenze assecondando senza alcun autocontrollo il proprio ’io’ di velleitaria presunzione che non è mai stato educato ad una convivenza rispettosa, serena e normale. Il tutto riunendo ragazzi dalle medesime ed errate autoconvizioni di forza e talvolta sulla scia devastante della droga.
Contro l‘incremento di queste ribalderie adolescenziali e giovanili - che coinvolgono piccole e grandi città in una logica di comportamento inaccettabile – non può bastare la pur giusta e doverosa repressione, occorre il concorso chiaro e lungimirante delle famiglie, dove si sviluppino concetti e criteri di rispetto e di sensibilità tali da diventare ineludibili nella crescita dei figli.
Molti di questi ragazzi vivono della strada quale riferimento quotidiano: toglierli da quel rapporto e reinserirli in un contesto di vita ordinata e consapevole è l’impegno delle famiglie, degli educatori, della scuola, delle finalità di una società aperta ai valori.