#361 - 1 marzo 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

Su ’Studi Cattolici’ un ampio dibattito ricordando Cesare Cavalleri

Prendersi cura

di Amanzio Possenti

‘Prendersi cura’ è fra le ammonizioni frequenti di Francesco per far sì che l’impegno dell’uomo verso il fratello e la natura sia fonte di bene reciproco e consenta di riequilibrare situazioni che prospettano disinteresse o sostengono comportamenti socialmente discutibili e atteggiamenti non proporzionali o non conformi alla realtà storica.

Mi fa piacere vedere trattato il tema in modo scientifico e competente, oltre che attento nel numero di dicembre 2024 della rivista ’Studi Cattolici’ ,il prezioso ‘quaderno-studio’ che fu fondato dall’amico, collega, coetaneo e conterraneo Cesare Cavalleri, detto Ciary, che ne è stato straordinario direttore fino alla morte per oltre cinquant’anni e sul quale il mondo culturale italiano ed europeo ha costantemente espresso valutazioni positive: anche quando la ‘vis polemica’ di Ciary contestava o approvava di fronte al sostegno o alla negazione di criteri diffusi superficialmente soprattutto se riguardanti l’idea cristiana.Senza ipocrisie . Oggi la storica rivista è diretta da Andrea Beolchi, vicedirettore Alessandro Rivali, che furono validi collaboratori della direzione Cavalleri. Nella rivista vigono stile e sensibilità editoriale propri di Cesare insieme alla costante attenzione ai Valori-simbolo e caratteristici delle Edizioni Ares, pure segnate dal ‘marchio Cavalleri’.

Ebbene rieccomi al ‘Prendersi cura’, un ‘Quaderno’ che propone nove interventi di autorevoli personaggi della Cultura, ognuno secondo la propria qualità, scelta espressiva e desiderio di sollecitare interessi e sensibilità, esaminate e proposte in base alle rispettive competenze. Gli autori sono: Paola Binetti, Giovanna Razzano, Antonio Monteleone, Vincent Nagle, Massimo Pandolfi, Marinella Vedani, Giuseppe Genduso, Piero Angelo Rossi, Emmanuel Exitu.

Diversi ed intensamente - tra proprietà della conoscenza e ’impegno autonomo e personale,in libera quanto ordinata visione – i temi trattati che indico con le rispettive titolazioni, nell’ordine sopra indicato degli autori dei contributi, per significarne lo spirito di pensiero e sottolinearne il pulsare autentico di un’esperienza: Prendersi cura: la vera passione dell’uomo; Fine vita e Costituzione italiana; Generazioni a confronto; L’accompagnamento una sfida che libera; L’inguaribile voglia di vivere; Che cos’è Cas Amica? (intervista con Marinella Vedani a cura di Riccardo Caniato); Dalla cura al prendersi cura (intervista con Giuseppe Genduso a cura di Chiara Bianchi); Lettera di una palliativista; Di che cosa è fatta la speranza? (intervista con Emmanuel Exitu a cura di Chiara Ferla Lodigiani). Nove articoli, nove dibattiti, altrettante immersioni in un ‘bisogno’ da decifrare meglio, così da esserne illuminati e guidati , resi consapevoli e chiamati a risposta adeguata.

Tanti e specifici gli argomenti, con interlocuzioni che aprono scenari spesso ignoti, trascurati o poco chiariti,tra punti di vista invitanti e degni di approfondimento, termine quest’ultimo che ben si appropria e diventa indicativo delle tipicità trattate. E’ un racconto che inizia e non ha conclusione se non parziale, poiché il’prendersi cura’ è un accumularsi di esperienze fagocitanti e svariate, sulle quali domina la sensibilità di una ricerca arricchente: da amare nel segno della condivisione. Tratti umani facilitati ed espressi in modo approfondito, che permeano l’io del lettore.
Torna alla memoria la docenza creativa, culturale, giornalistica e rispettosa dell’amico Cesare Cavalleri, referente di eleganti e sorprendenti esperienze nonchè portatore di Valori insostituibili, da condividere e fare propri grazie ad una scelta di campo priva di arrendevolezze al consueto e caratterizzate dall’indispensabile spirito critico.

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