"E' meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità ." Leo Longanesi
Girighiz
di Giada Gentili
Non entro nei (de)meriti della politica ma leggendo i giornali di questi ultimi anni (dacchè il vaso di Pandora, scoperchiato, ha fatto saltar fuori le più abominevoli corruzioni), l'Italia mi ricorda la Costa Concordia quand'era reclinata sul fianco, mezza affondata ma incapace di affondare del tutto. Solo con un'operazione di tiraggio mai effettuata prima, la nave è stata rimessa in posizione.
Chi potrà mai tirar su il Bel Paese? E' con queste idee in testa che ho conosciuto il personaggio Girighiz di Enzo Lunari. Fatalità ?
Un nome un po' strampalato per un fumetto, Girighiz, segna l'esordio, nel 1965 sulle pagine della rivista Linus. Enzo Lunari:disegnatore dal tratto caricaturale e sceneggiatore dal gusto caustico e beffardo.
In Girighiz l'autore immagina la vita dell'uomo nella preistoria, precisamente nel Pleistocene, ma a dispetto dell'aspetto rozzo degli esseri primitivi che la popolano e del paesaggio brullo e semidesertico, la vita sociale e l'organizzazione delle tribù è tutt'altro che primitiva ed è organizzata, anche politicamente, come nelle società 'evolute'.
Ed è così che Girighiz si rivela un'intelligente satira politica e di costume della moderna Italietta nella quale Lunari si diverte a specchiare ed irridere i molteplici difetti dell'italica gente, paese di furbi e di bigotti, dalla incrollabile passione per il calcio; ma sono soprattutto l'inettitudine dei governanti ed il panorama politico sconfortante a diventare oggetto della caustica satira di Lunari.
Il fumetto nasce in formato strip, con brevi strisce comiche spesso legate tra di loro da una continuità narrativa, ma evolve ben presto in tavole complete ed in veri e propri raccontini brevi. Lo stile di Lunari è volutamente grottesco e caricaturale con personaggi sgraziati e sproporzionati, caratterizzati da una testa troppo grande rispetto al resto del corpo.
Tra i principali attori del fumetto, a parte il protagonista Girghiz, spiccano Foxtrot, il capotribù (specchio della classe politica inetta ma ricca di privilegi) inviso al popolo, l'inefficiente stregone Chicchevacche, il contestatore Wozzeck e molti altri tra i quali, sporadicamente, uno statuario Mammuth.
Il fumetto ha avuto una vita molto lunga accompagnando i lettori di Linus per oltre venticinque anni a partire dal 1965 e fino agli anni Novanta.
Tra le molte visitazioni fumettistiche, questa creazione di Enzo Lunari mi è sembrata la più contemporanea di tutti e per questo l'epigrafe di Longanesi è quanto mai pertinente. Se poi consideriamo l'anno (1965), c'è da stupirsi che molti artisti, da buoni profeti, hanno saputo universalizzare le loro storie?