"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Pisa
Museo degli strumenti
per il calcolo
di Alessandro Gentili
Il Museo degli Strumenti per il Calcolo conserva un patrimonio che ricopre un arco di tempo che va dal XVIII secolo ai giorni nostri. Due le collezioni principali: quella degli strumenti scientifici storici e quella delle macchine legate alla storia dell’informatica.
La prima comprende strumenti scientifici di fisica e astronomia del XVIII, XIX e prima metà del XX secolo, che includono il Fondo Pacinotti, con invenzioni dello scienziato pisano, tra cui la celebre macchinetta. Completano le collezioni museali importanti archivi, quali quello dello stesso Pacinotti, l’Archivio Fermi-Persico e l’Archivio Riccardo Felici. La collezione informatica, unica in Italia e notevole a livello internazionale, spazia dagli aritmometri dell’800, ai grandi calcolatori degli anni 50-90 e comprende pezzi unici, come la Calcolatrice Elettronica Pisana (1961), intorno alla quale si formò la prima scuola italiana di informatica, nonché le repliche dell’addizionatore e i simulatori della Macchina Ridotta (1957), in assoluto il primo calcolatore progettato e costruito in Italia, a Pisa.
Il Museo degli Strumenti per il Calcolo, gestito dalla Fondazione Galileo Galilei, riproduce un avvincente viaggio nella storia della scienza e rappresenta una realtà unica nella città di Pisa, a pochi passi dalla celeberrima Piazza dei Miracoli. L’area museale è collocata in uno splendido parco di dodicimila metri quadrati, un’oasi nel cuore di Pisa, dove già nel corso degli anni migliaia di visitatori hanno potuto apprezzare una selezione di grande interesse che si distingue anche nel panorama nazionale non solo per la ricchezza delle collezioni ma anche perché comprende, tra i pezzi più rilevanti, esemplari unici e rappresentativi nella storia del calcolo e dell'informatica.
Il visitatore ripercorre così idealmente il cammino che unisce arte e scienza, attraverso un panorama integrale delle tappe principali che hanno segnato la storia del calcolo: dalla strumentazione scientifica, testimonianza di un illustre passato dell'ateneo pisano, dove si sono alternati grandi nomi della storia della scienza, ai calcolatori come la Calcolatrice Elettronica Pisana (CEP) indissolubilmente legata al nome di Enrico Fermi. Tra i pezzi più prestigiosi oltre alla CEP si segnalano l'arithmomètre Thomas del 1850, la Burroughs del 1895, il commutatore di Carlo Matteucci e la macchinetta di Antonio Pacinotti.