Prima del Pigolar di un passero
di Anna Manna
Comincio’ a piovere forte
tirava vento
faceva freddo
Nel temporale esplose l’ira
della grandine
fitta, pesante, pericolosa
Quel blocco
di odio ghiacciato
si spezzo' con violenza
negli schiaffi della pioggia
offesi, irati, incontenibili.
Sui muri sporcati
dal fango
la pioggia schiaccio’ le persiane
le case piombarono
in un’oscurita’ profonda
sembro’ per lunghissimi attimi
che fosse scomparso il futuro.
L’acqua
- quante lacrime pesanti
dense di dolore -
si riversava dai cieli
sulle carni tremanti
degli umani
ormai disfatti..........
e lavava lavava lavava
le nefandezze
le armi
le guerre
le morti.
Tutto si cancellava
e rialzarono la testa
le foglie credute morte
s’appuntivano
verso l’alto
a riconquistare i cieli.
I rami spezzati presero a friggere
schricchiolavano come per nuovi canti da intonare.
I rumori della tempesta fuggivano lontano
il silenzio
avvolgeva i resti del mondo....
fino all’improvviso pigolare di un passero.
Era il segnale atteso
iniziarono ad avanzare i fiori
e le loro assurde pretese
di nuovi abbracci fecondi
con la Terra.