Il continuo rimpallo tra esigenze e interessi
Politica e cittadini
di Amanzio Possenti
La politica vive su ininterrotti contrasti: non capita di imbattersi in qualche accordo, è lotta continua fra le parti, ognuna è intransigente.
Mentre la maggioranza presenta i propri provvedimenti proponendoli come risolutivi e importanti per il bene del Paese, le minoranze ne contestano ogni scelta e lasciano intuire che il governo non durerà regolarmente sino alla fine della legislatura, dati alcuni problemi che riguardano qualche suo componente.
Sulle ipotesi di manovra la battaglia è costante, gli uni sostengono quel che si può fare con i mezzi limitati a disposizione, gli altri sottolineano mancanze di attenzione su sanità, scuola e socialità.
Insomma nulla di nuovo se si rivolge all’indietro lo sguardo alle manovre antecedenti dei vari governi succedutisi negli anni, poichè si trascina, inevitabile, lo scontro fra chi è alla guida e deve responsabilmente tenere conto del bilancio, del deficit crescente e delle indicazioni europee e chi è alla opposizione e trova che le cose non solo non procedono bene come dovrebbero ma il Paese soffre e non cresce.
Nel costante divario di opinioni la gente comune resta più che spaesata e non riesce a capire la sostanza dei contrasti senza fine e nell’incertezza volge le spalle alla politica considerandola inefficace, lontana e troppo litigiosa: prima conseguenza negativa, la mancata presenza alle urne e il chiudersi in sé anziché partecipare alla vita democratica.
Ciò nonostante la politica continua nei suoi comportamenti e i cittadini si abituano purtroppo a non darle il ruolo che le spetta e che è fondamento della Repubblica e del cammino di sviluppo. La negatività frena.