La trama del nuovo libro di A. Giorgio Salvatori evoca il rischio di attentati terroristici per combattere l’installazione di torri eoliche. Ma è solo un romanzo per gli amanti del genere thriller.
Per fortuna, nella realtà, la lotta in difesa del paesaggio e della natura è condotta nel segno della trasparenza, della responsabilità, dei valori costituzionali.
Ladri di orizzonti
A. Giorgio Salvatori - GFE editrice
Bagliori improvvisi, accompagnati da esplosioni, illuminano la notte a Scansano, in Maremma, e a Monteverde, in Irpinia.
Abbattute da mani ignote crollano a terra decine di torri eoliche.
Chi sono gli attentatori? E perché sono presi di mira proprio i simboli della conversione verde ?
A investigare viene chiamato un anziano capitano dei carabinieri, Giorgio Interlenghi. Non ha fatto carriera per il suo carattere schivo, ma tutti apprezzano le sue capacità investigative.
Interlenghi intuisce che gli attentati sono opera di un personaggio che sfugge a una frettolosa classificazione.
Chi è l’uomo nell’ombra? Un terrorista solitario oppure il seguace di un violento gruppo ecologista?
Interlenghi segue una pista che lo porta dalla Maremma all’Irpinia e dall’Irpinia al Molise, territori dove il paesaggio è stato pesantemente alterato da gigantesche torri eoliche. Le indagini del capitano si svolgono proficuamente e in segretezza, ma il finale del duello tra i due antagonisti riserva una sorpresa.
Ladri di Orizzonti non è soltanto un romanzo avvincente, è un eco-thriller che si muove controcorrente rispetto all’osannata conversione green. Seguendo le vicende dei due protagonisti il lettore ha la possibilità di prendere coscienza delle molteplici contraddizioni in cui versa l’umanità globalizzata.
A.Giorgio Salvatori è un giornalista Rai e uno scrittore. Tra i premi ricevuti: l’Airone d’Argento di Giorgio Mondadori e lo Zanotti Bianco di Italia Nostra. Questo è il suo quinto libro.