Azzano (Bergamo)
Biblioteca dedicata all'artista
Franco Dotti
di Amanzio Possenti
Dedicare una biblioteca, luogo classico di cultura, ad un Artista di livello nazionale che ha trasferito la propria residenza da Bergamo, città natale, ad un comune dell’hinterland diventandone punto di riferimento per un’attività artistica di alto profilo, ha una duplice valenza: ricordare il personaggio - lo scultore Franco Dotti, già docente all’Artistico di Bergamo e deceduto anni fa - e far sì che la sua opera, facendo memoria dell’Autore, continui ad essere considerata nel valore che ha lasciato ai posteri.
Dotti ha donato se stesso all’arte come ad una ragione di vita, lavorando intensamente per molti anni nello studio-laboratorio di via Leonardo da Vinci ad Azzano e in precedenza in una chiesa sconsacrata locale dove spesso gli azzanesi venivano ad incontrarlo anche per una viva simpatia umana, tipicamente bergamasca che ne distingueva la sensibilità al valore dell’amicizia.
Ebbene sabato 25 maggio Azzano lo ha ricordato con la cerimonia di dedicazione della Biblioteca comunale che ha assunto la denominazione di Biblioteca Dotti, presenti le figlie Nicoletta e Roberta che da tempo dedicano memoria costruttiva a papà Dotti attraverso una Fondazione e il Museo Dotti, realizzato nella casa dove egli ha abitato e dove sono visibili le sue testimonianze scultoree.
Non si può dimenticare che grazie alla sua Arte nel segno dello spazio fu più volte invitato, spesso come unico italiano, ad esporre sue opere al Gran Palais di Parigi. Ma restano anche testimonianze importanti in Bergamo e in città lombarde in portali di chiese.
Ora Azzano ne fa doverosa memoria intitolandogli la Biblioteca.