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l' uomo non sia succube della tecnologia
Francesco al G7
di Amanzio Possenti
Papa Francesco ha abituato il mondo ad iniziative un tempo lontanissime da interventi in prima persona di un pontefice.
Tra le molte sue novità operative ecco l’annuncio a sorpresa dato espressamente dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: il Santo Padre parteciperà ‘in presenza’ al G7 di giugno (previsto in Puglia) nella sessione dedicata alla Intelligenza artificiale. Sarà la prima volta in assoluto di una presenza papale all’incontro fra capi di governo e di Stato dei sette Paesi più industrializzati, che si svolge in Italia secondo turni prestabiliti e a rotazione.
Se è incontestabile - come ha detto Meloni - che ‘la Sua presenza ci darà lustro’, è indubbio che Francesco, accettando l’invito, sperimenterà qualcosa di inedito sul piano formale e soprattutto, in una circostanza tanto qualificata, potrà far sentire la voce della Chiesa su un argomento. dirompente, innovativo e rivoluzionario tale da richiedere una sana visione umana per tutto il mondo, anche per quanti credono in altre fedi. L’autorevolezza e l’autorità del Pontefice romano supera le barriere di una religione.
Anche se è prematuro prevedere oggi quel che Francesco affermerà, è pensabile che, come segnalato da monsignor Vincenzo Paglia (Accademia per la vita), ‘chiederà ai leaders di non farsi dominare dalla tecnologia’. Come a ribadire e ricordare che è l’uomo il vero protagonista nella dinamica del vivere, non le macchine di ogni specie e natura.