Svolta di un'antica disputa
Innominato
di Amanzio Possenti
Un’antica disputa fra studiosi manzoniani, storici e parte degl appassionati continua ad essere irrisolta, nonostante le molte autorevoli voci in materia: si tratta di affrontare e tentare di risolvere una vicenda che si trascina dai Promessi Sposi e coinvolge il territorio dellaBassa Bergamasca, l’incontro fra il cardinale Federigo Borromeo e il cosiddetto Innominato.
La fonte storica più vicina e affascinante è quella avanzata negli Anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso dallo storico e bibliotecario Angelo Maria Rinaldi: a suo parere l’incontro e la conversione sarebbero avvenuti nel 1619 quando il cardinale andò a Treviglio per la consacrazione del Santuario e in quella circostanza si sarebbe incontrato con l’Innominato, alias Bernardino Visconti, Signore del Castello di Brignano, venuto a convertirsi dei suoi molteplici peccati e crimini commessi anche attraverso anche i suoi sgherri, ovvero i famigerati ’bravi’ al suo servizio di uomo potente e prepotente.
Perché ne parlo in questa occasione? L’articolo nasce dalla lettura di ’Quaderni del Weiliero’ editi dal Liceo Classico Simone Weil di Trevigio e giunti alla decima edizione, curati con grande competenza forte sensibilità storico-culturale dal prof. Alberto Sana, il quale, prendendo lo spunto da uno ‘spettacolo’ svoltosi nel Santuario della Madonna delle Lacrime quattro anni fa a cura dell’attore Carlo Pastori,esprime le sue opinioni in merito, e con un risultato a sorpresa.
Sana ha letto e riletto tutto quello che nei secoli è stato scritto sull’incontro dal Lodi in giù fino a mons.Donini e aTullio Santagiuliana e ha posto in attenzione le varie tesi e informazioni, così da farne e averne un ampio panorama. Alla fine è stato attratto culturalmente da una piccola riga di uno dei testi esaminati: ovvero che l’incontro e la conversione sarebbero avvenuti in ‘una chiesa del trevigliasco’.
Ma dove e in quale chiesa? In base alle sue conoscenze nell’antica Chiesa dell’Annunziata nelle campagne di Treviglio, che oggi non c ‘è più ,vi è cresciuto il cosiddetto Filandone, dove si trovano alcune classi del Liceo.
A conclusione della sua ricerca-volume, ecco quel che Sana scrive e tramanda: ’Qui volevo arrivare! L’incontro io lo sogno avvenuto nella chiesa del Filandone. E un giorno il tempo mi darà ragione, ne sono sicuro!’. E poi pubblica il testo originale della omelia di Federigo che fu letta da Pastori al termine di quell’evento di quattro anni fa. Con le reprimende di tipo morale rivolte al popolo trevigliasco di allora.