La respondabilità della società civile
Cronaca deluttuosa
di Amanzio Possenti
Due fatti di natura diversa emergono dalle ultime cronache: le sette vittime sul lavoro nell’esplosione di una centrale idroelettrica e il problema del voto (pagato) di scambio.
La tragedia sul lago di Suviana aggiunge una catena di ulteriore grande dolore alla serie dolorosissima di vittime del lavoro, sette in più e in una sola circostanza, sciagure che purtroppo non hanno fine,anzi crescono,se come affermano le statistiche, ogni giorno mediamente sarebbero tre i lavoratori che muoiono nel luogo dove sono attivamente impegnati.
Ci si continua a chiedere, a tutti i livelli, istituzioni e società civile, come sia possibile un così tragico stillicidio: in mancanza di risposte concrete, occorre affidarsi alla sicurezza che prevede norme severe - da rispettare - per la tutela di chi lavora.
Le responsabilità, in ogni caso, saranno accertate dalla magistratura.
A noi spetta il compito di segnalare, di partecipare allo sgomento dei familiari e del pubblico, di osservare statisticamente una situazione drammatica e di auspicare che le disgrazie sul lavoro seguano la via di una consistente discesa, per ristabilire che esso non deve comportare morte.
E’ molto grave, inaccettabile, morire sul lavoro, per incidenti, manovre sbagliate, errori umani o a causa di macchinari che non funzionano, realtà tragiche e rapide da impedire vie di salvezza. Se vi siano responsabilità, accidentali o no, si chiarirà: troppe sciagure insanguinano il percorso di lavoro, in un cantiere, per un trattore che si capovolge in campagna o per uno scoppio, situazioni che da normali si trasformano in tragiche.
Posto che le norme a garanzia della sicurezza siano sempre ed ovunque osservate e l’aumento dei controlli e della prevenzione (si ha bisogno di più ispettori del lavoro, chiedono sindacati) sostenga una condizione di lavoro garantita in ogni fase, resta il dolore per le troppe vittime e per le famiglie colpite. Per le quali si eleva una preghiera di solidarietà e di intercessione.
Il voto di scambio, momento negativo (e grave) nella storia democratica: i casi emersi in questi giorni e al vaglio delle Procure - dunque in via di accertamento giudiziario, si attendono gli esiti delle indagini - indicano l’urgenza di ridare spazio pieno alla legalità, alla onestà, alla chiarezza, alla presentabilità del candidato e alla intransigenza contro comportamenti illeciti.
Votare ed eleggere è diritto-dovere da esercitare nel rispetto delle regole e della lealtà . Per un servizio alla democrazia e alla comunità, non altro.