Contrapposizioni dialettiche preelettorali
Tempo di elezioni
di Amanzio Possenti
Siamo in permanente clima elettorale, che poco consente di dialogare in modo regolare e non sopra le righe: succede da sempre, non è cosa nuova, anzi si sovraalimenta a detrimento dei problemi emergenti, per affrontare i quali appaiono inutili le ininterrotte contrapposizioni dialettiche preelettorali. E’ un modo di fare (inestirpabile?) che si acuisce ulteriormente nell’avvicinamento alla data fissata per le urne, nello specifico le elezioni europee.
La trama è la medesima, più complessa sia per il metodo - proporzionale - sia per le coalizioni che, pur presentandosi nella frammentazione dei partiti alleati, sono ‘costrette’ a comportamenti poco competitivi fra loro, per mantenere agli occhi degli elettori un minimo di scelte condivisibili.
Riusciranno le alleanze a consevare una caratteristica di uniformità visibile?
O si può intravvedere la probabilità di una ’autocritica’ o ‘critica’ a risultati raggiunti, magari inattesi?
Si ripopolerebbero le polemiche non appena chiusa la campagna europea, avviandone altre...come da tradizione italica, perpetuando schemi di una storia infinita di democrazia affidata anche al rincorrersi idelle polemiche.