#348 - 16 marzo 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Pagine scritte per bambini...dai 5 ai 100 anni

Buon sangue non mente

Di John Betti - Festina Lente Editrice

di sorrisino

Tutti sanno come andò a finire la storia di Pinocchio: dopo tante disavventure e dopo averne combinate di tutti i colori, il nostro Burattino mise finalmente la testa a posto e con l’aiuto della Fata Turchina diventò un ragazzino per bene.
Quasi nessuno invece sa cosa successe dopo: Pinocchio tornò a scuola, si mise a studiare con molto impegno e riuscì a prendere 100/100 all’esame di maturità.

La Fata Turchina vide che il ragazzo era diventato grande e ormai non aveva più bisogno della sua tutela, perciò lasciò che andasse da solo all’Università. Per sicurezza però, senza che lui se ne accorgesse, gli mise appresso una sua giovane nipote, la Fata Martina, che era ancora più buona e gentile di lei.

All’Università Pinocchio si laureò a pieni voti, ma poi successe una cosa incredibile: il giovane studente e la dolce fatina si innamorarono e poi... si SPOSARONO !

Felici e contenti si trasferirono in provincia, in una ridente cittadina affacciata sul mare, dove qualche tempo dopo nacque un bel bambino che chiamarono PINUCCIO.

Questa e la sua storia, anticipiamo una "fotografia" scritta...
Pinuccio era un bambino:

  • ubbidiente (ma senza esagerare),
  • intelligente (il giusto),
  • discolo (ma non troppo),
  • studioso (con moderazione),
  • timido (un pochettino),
  • affettuoso (abbastanza),
  • egoista (poco poco),
  • viziato (appena appena),
  • allegro (nella norma).
    Insomma era un bambino più o meno come tutti gli altri, per la gioia di babbo e di mamma.
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