#348 - 16 marzo 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Pagine Preziose

Pagine scritte per bambini...dai 5 ai 100 anni

Buon sangue non mente

Di John Betti - Festina Lente Editrice

di sorrisino

Tutti sanno come andò a finire la storia di Pinocchio: dopo tante disavventure e dopo averne combinate di tutti i colori, il nostro Burattino mise finalmente la testa a posto e con l’aiuto della Fata Turchina diventò un ragazzino per bene.
Quasi nessuno invece sa cosa successe dopo: Pinocchio tornò a scuola, si mise a studiare con molto impegno e riuscì a prendere 100/100 all’esame di maturità.

La Fata Turchina vide che il ragazzo era diventato grande e ormai non aveva più bisogno della sua tutela, perciò lasciò che andasse da solo all’Università. Per sicurezza però, senza che lui se ne accorgesse, gli mise appresso una sua giovane nipote, la Fata Martina, che era ancora più buona e gentile di lei.

All’Università Pinocchio si laureò a pieni voti, ma poi successe una cosa incredibile: il giovane studente e la dolce fatina si innamorarono e poi... si SPOSARONO !

Felici e contenti si trasferirono in provincia, in una ridente cittadina affacciata sul mare, dove qualche tempo dopo nacque un bel bambino che chiamarono PINUCCIO.

Questa e la sua storia, anticipiamo una "fotografia" scritta...
Pinuccio era un bambino:

  • ubbidiente (ma senza esagerare),
  • intelligente (il giusto),
  • discolo (ma non troppo),
  • studioso (con moderazione),
  • timido (un pochettino),
  • affettuoso (abbastanza),
  • egoista (poco poco),
  • viziato (appena appena),
  • allegro (nella norma).
    Insomma era un bambino più o meno come tutti gli altri, per la gioia di babbo e di mamma.
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